Oltre 80.000 risparmiatori hanno fatto pervenire nei tre giorni di OPV (10 – 12 luglio) richieste per circa 280 milioni di azioni facendo registrare una "oversubscription" di 4,5 volte il quantitativo minimo fissato, pari a 61,8 milioni di azioni (25% dell’Offerta Globale).
All’interno dell’OPV, circa 3.650 dipendenti di Cassa di Risparmio di Firenze e del Gruppo Cassa di Risparmio di Firenze, pari al 55% degli aventi diritto, hanno aderito all’Offerta loro riservata, richiedendo oltre 18 milioni di azioni ordinarie.
In particolare i dipendenti di Cassa di Risparmio di Firenze hanno fatto registrare una percentuale di adesione pari a circa il 65% degli aventi diritto.
In conseguenza di tali volumi di domanda e con la volontà di allargare la base azionaria coinvolgendo il maggior numero possibile di investitori individuali, è stato deciso di ampliare il quantitativo da collocare al pubblico indistinto, portandolo ad oltre 160 milioni di azioni ordinarie, corrispondenti al 60% dell’Offerta Globale(inclusa la "Greenshoe").
Tale ampliamento non consente comunque di coprire la domanda di azioni proveniente dal pubblico indistinto, per il quale si procederà al riparto secondo le modalità previste dal Prospetto Informativo.
Per quanto riguarda l’Offerta rivolta agli investitori istituzionali italiani ed esteri, viste le adesioni ricevute sull'OPV, si è deciso di fissare in circa 69 milioni di azioni il quantitativo di azioni Cassa di Risparmio di Firenze loro destinato, a cui si potranno eventualmente aggiungere quelle relative all’esercizio della "Greenshoe", pari a circa 19 milioni.
Il Prezzo definitivo dell’Offerta è, come noto, di 1,13 Euro (circa 2.188 Lire) per azione.
L’investimento richiesto per acquistare un lotto minimo (pari a 2.500 azioni) ammonta quindi a 2.825 Euro (circa 5.470.000 Lire).
L’inizio delle contrattazioni sul Mercato telematico Azionario è previsto per il 17 luglio 2000.
Al termine dell’operazione, compresa la "Greenshoe", l’azionariato di Cassa di Risparmio di Firenze sarà così composto: flottante (25%); Ente Cassa di Risparmio di Firenze (43,18%); Sanpaolo IMI (14,98%); BNP Paribas (6,99%); NHS-Nuova Holding Subalpina (4,11%); Ente Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia (3,95%); Banca Carige (0,82%); Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (0,82%); altri (0,14%).
L’Offerta Globale è diretta e coordinata da Merrill Lynch International in qualità di Global Coordinator.
Banca IMI svolge il ruolo di Joint Global Coordinator e, insieme a Meliorbanca Gallo & C. SpA, di Sponsor nell’operazione.
Cassa di Risparmio di Firenze e Banca IMI sono state le Banche Capofila del consorzio di collocamento dell’OPV.
Il Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Firenze – che comprende Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Cassa di Risparmio di Civitavecchia e Cassa di Risparmio di Orvieto oltre che un’ importante partecipazione in Cassa di Risparmio di Mirandola, di cui è stato di recente acquisito il 20% - opera con un network di 390 sportelli (incluse le partecipate) nel centro Italia (Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Lazio), dove vanta un forte presidio territoriale attraverso un modello distributivo integrato multicanale e multiservizio.
Cassa di Risparmio di Firenze infatti, prima banca in Italia ad allestire un proprio web site su internet e tra le prime ad offrire un servizio di "home banking" via internet, ha recentemente lanciato, sotto il marchio "Liber@mente telebanca", servizi di banca multicanale che consentono di effettuare operazioni bancarie e finanziarie via telefono fisso (call center), via internet (home banking e trading on line) e via telefono cellulare GSM.
Cassa di Risparmio di Firenze offre ai propri clienti un’ampia gamma di servizi bancari personalizzati, finanziari, assicurativi e di credito al consumo, grazie alle sinergie realizzate con le società del Gruppo (Findomestic, Centrovita Assicurazioni, Centro Leasing e Centro Factoring) e con i due azionisti di prestigio internazionale (Sanpaolo IMI e BNP Paribas).
Nel 1999 il Gruppo Cassa di Risparmio di Firenze ha registrato un utile netto pari a 133,4 miliardi di lire, in crescita del 10,3% rispetto ai 120,9 miliardi del 1998.
Questo ha determinato una crescita del ROE attestatosi a 8,35% contro il 7,57% del 1998.