Lo afferma una mozione approvata a maggioranza dal consiglio regionale relativa al processo di
privatizzazione dell' azienda dopo che nei giorni scorsi varie amministrazioni comunali avevano annunciato di voler vendere le proprie quote azionarie.
La mozione impegna la giunta regionale a promuovere un incontro tra gli azionisti per portare avanti, insieme agli enti locali, un progetto di rafforzamento dell' azienda come polo agricolo alimentare della Toscana per lo sviluppo delle produzioni di qualita' e biologiche.
L'impegno e' anche a trasformare la Centrale del latte in una struttura capace di garantire uno sviluppo al comparto lattiero caseario della
Toscana.
Nel presentare la mozione Fabio Roggiolani (Verdi) ha sottolineato l' importanza di difendere quest' azienda pubblica sana ed efficiente che ha puntato sull' innovazione. Il rischio concreto di perdere il controllo toscano su quest' azienda, ha aggiunto, provocherebbe danni molto gravi agli agricoltori e alla zootenica della nostra regione.
Agostino Fragai (Ds), Erasmo D'Angelis (Democratici), Nino Frosini (Comunisti italiani),
Giovanni Barbagli (Rc), Alberto Monaci (Ppi) e Polo Cocchi (Ds) hanno dichiarato l'importanza di un intervento regionale su questa delicata vicenda aziendale.
L' assessore regionale Tito
Barbini ha sottolineato che per la prima volta un' azienda che opera nel settore agro alimentare riceve uno spazio cosi' ampio nel dibattito consiliare. La Regione ha infatti l' obiettivo
strategico di creare un polo unico per il latte in Toscana.
E' stata anche data la disponibilita' di sostenere, con la Fidi Toscana, l'ingresso di aziende agricole toscane nel capitale azionario, mantenendo comunque un controllo pubblico di maggioranza.
L'opposizione ha votato contro non condividendo l'
impostazione della maggioranza e presentando una propria mozione, illustrata da Marco Carraresi (Ccd) e respinta dall'aula, che sostiene la Centrale del latte ed invita il governo regionale ad un maggiore impegno e ad un ruolo di coordinamento.