C’è anche un cd rom quest’anno tra gli strumenti messi a punto da Provincia, Corpo forestale dello Stato, Centro operativo della Protezione Civile per fronteggiare il rischio incendi. Il cd rom, che viene consegnato agli operatori delle diverse istituzioni e ai volontari, è stato presentato questa mattina in Provincia con il Piano operativo antincendi del 2000. A illlustrare il Piano c’erano il presidente della Provincia, l’assessore Nadia Baronti, il coordinatore provinciale del Corpo forestale dello Stato, Claudio Ottaviani e il responsabile della Protezione civile del Comune di Prato, Roberto Corrieri.
E’ intervenuto anche Gianluca Calvani del Servizio antincendi boschivi della Regione Toscana. Il presidente Mannocci ha messo in evidenza il salto di qualità compiuto quest’anno nella redazione del piano che è frutto della stretta collaborazione tra Provincia, Corpo forestale dello Stato e Centro operativo della Protezione civile. La Provincia di Prato – in questo settore – ha sperimentato una esperienza pilota. “Il tipo di piano elaborato, con la redazione del cd rom – ha messo in evidenza Gianluca Calvani del Servizio antincendi boschivi della Regione – costituisce un modello anche per la Regione Toscana”.
Il piano antincendi – ha sottolineato Nadia Baronti – è più che mai legato alla programmazione territoriale. L’assessore alla Protezione civile della Provincia ha spiegato che utilizzando il cd rom gli operatori avranno immediatamente a disposizione la localizzazione dei punti di approvvigionamento idrico, la carta del pericolo e del rischio, e il censi-mento della viabilità rurale ai fini antincendio. Il territorio pratese sul fronte incendi si conferma ad alto rischio. Su sette comuni ben cinque, Cantagallo, Montemurlo, Prato, Vaiano e Vernio sono classificati nel livello di rischio massimo.
Claudio Ottaviani, coordinatore provinciale del Corpo Forestale dello Stato, ha ricordato che nel triennio 1997-1999 nella provincia si sono verificati 75 incendi che hanno interessato circa 140 ettari di territorio in larga parte boschivo. Secondo gli addetti ai lavori la porzione di territorio a maggior rischio è senz’altro quella che si snoda lungo la traiettoria della Statale 325. La macchina provinciale antincendi è articolata: accanto al Corpo Forestale dello Stato, ai Comuni, alla Comunità montana e ai Vigili del fuoco c’è la consistente forza delle associazione di volontari.
In caso d’emergenza è previsto anche l’intervento degli elicotteri dei Vigili del Fuoco e del Corpo forestale e di quello della Regione. La possibilità di approvvigionamento all’invaso di Bilancino e nel Bacino di Roffia, presso Pisa, rende possibile l’intervento in tempi rapidi anche dei Canadair della Protezione civile.