Annullato il concerto di Max Gazzè in programma per sabato, grazie alla disponibilità dell’artista, la data sarà recuperata giovedì.
Un talento, quello di Gazzè, confermato anche dal recente, omonimo, album – il terzo, per la cronaca – un disco che per lungo tempo ha stazionato nei piani alti delle classifiche al fianco dei più blasonati artisti mondiali. Trentatrè anni, Max Gazzè è cresciuto in Belgio dove la sua famiglia si è trasferita durante la sua infanzia. I suoi esordi nella musica risalgono ai primi anni ‘80 come bassista, arrangiatore e coautore nei 4 Play 4, gruppo soul inglese.
Trasferitosi alla fine del decennio in Francia, ha lavorato come produttore artistico dei Pyramid e Tiziana Kutich. Rientrato a Roma nel 1991, ha realizzato colonne sonore per cortometraggi e ha suonato con il gruppo rhythm’n’blues Emporium. Nel 1996, dopo un tour come supporter di Franco Battiato, ha pubblicato il suo primo album. Dopo una tournèe con Daniele Silvestri, ha partecipato a Sanremo Giovani con "Cara Valentina". Nel 1998 ha vinto il Disco per l’Estate in coppia con Niccolò Fabi (con il brano "Vento d’estate", e ha pubblicato il suo secondo disco "La favola di Adamo ed Eva".
La sua interpretazione di "Oh Caroline" dei Matching Mole costituisce il singolo di un album di tributo a Robert Wyatt. Nel 2000, dopo la partecipazione al Festival di Sanremo con il brano "Il timido ubriaco", Max Gazzé esce con un nuovo album, intitolato semplicemente con il suo nome e cognome.
Atmosfere etno-folk mercoledì 14 giugno all’Anfiteatro delle Cascine insieme alla Rony Micro Band. Nel repertorio di questa formazione fiorentina si fondono infatti gli echi della musica tradizionale europea e le storie personali dei suoi componenti.
Le sonorità spaziano dall’est askhenazita e zingaro alla Spagna delle tre culture, dal nord celtico al sud mediterraneo. Un melting-pot che Rony Bargellini (organetto, accordeon) Gianni Becucci (batteria, percussioni) Matteo Ceramelli (violino) Maria Loscerbo (voce) e Luca Sgheri (basso) riescono a dare forma grazie anche alle passate esperienze come musicisti di strada. La band si è formata nel 1993, e da allora il gruppo si è sempre mosso con libertà stilistica su sentieri appena tracciati, fondendo sonorità differenti in una contaminazione che è sempre stata una caratteristica delle culture più vitali.
Una musica di frontiera dunque, che ha portato spesso la Rony Micro Band a festival tematici. Sicuramente è l’unica band che può vantare nel proprio curriculum la partecipazione per tre anni consecutivi a Irlanda in festa, un’occasione che raduna a Firenze migliaia di persone, al Fleadh Festival di Milano e l’intervento al primo Festival Klezmer di Ancona oltre ad un concerto accanto ai Klezmatics gruppo di New York tra i massimi interpreti di musica ebraica. Per non parlare poi del terzo posto ottenuto al Rock Contest di Controradio oppure il concerto tenuto – in condizioni ambientali estreme – sul Canal Grande di Venezia, durante la regata storica del Carnevale 1997.
In questi anni hanno collezionato circa duecento concerti. Il gruppo ha registrato un CD “Terre”, contenente i migliori brani dello spettacolo, che sarà presentato ufficialmente sabato 11 marzo durante Irlanda in Festa. Il concerto della Rony Micro Band alterna atmosfere travolgenti e coinvolgenti con momenti di riflessione e di ascolto, attraverso brani che segnano un percorso musicale autonomo attraverso invenzioni armoniche, contaminazioni stilistiche ed una buona dose di divertimento istrionico, la scommessa di raccontare delle storie usando una sorta di esperanto musicale più vivo e comprensibile delle singole lingue.
Prendete i più famosi ritornelli dei cartoni animati, i jingle che hanno fatto storia e le sigle dei più noti telefilm.
Shakerateli, stravolgeteli, e serviteli in versione punk/rock. Esattamente quello che hanno fatto i Cialtroni Animati, la formazione di scena venerdì 16 giugno all’Anfiteatro delle Cascine di Firenze. I Cialtroni Animati si formano alla fine del 1996 (dietro suggerimento dei propri analisti, ammettono gli stessi musicisti) per superare definitivamente il complesso di peter Pan. Nel giro di sei mesi saltano dalle microbettole "fiumicensi" ai 5000 spettatori delle Terme di Caracalla. Da allora un susseguirsi di buone occasioni.
Lo dimostra l'interesse dei media: trasmissioni come Help e Roxy Bar, riviste come Max e Musica!... Più che un concerto, i Cialtroni Animati propongono un vero e proprio spettacolo che in alcuni momenti "scende" dal palco, prende il pubblico per mano e gli fa attraversare la strada delle inibizioni senza pericolo di ritorno. Si parte dalle sigle dei cartoni animati giapponesi degli anni 70/80, ma Ufo Robot, Daitan II e Jeeg vengono presto profanate dalle interferenze di Police, Little Tony e Led Zeppelin.
Assistere a queste performance è come trovarsi davanti ad un televisore impazzito nel pieno degli anni '70. Si salta dai telefilm ai jingle pubblicitari, da Superclassifica Show al Colonnello Bernacca. Inoltre i Cialtroni Animati assecondano invariabilmente la prima parte del proprio nome, ragion per cui salgono, sul palco muniti di costumi assolutamente improbabili e tengono moltissimo a far partecipare attivamente il proprio pubblico... Gli appassionati di manga giapponesi trasalgono di fronte all'esecuzione in lignua originale di alcuni brani, i meno ferrati cedono storditi dalla girandola di colori al momento della distribuzione di Pane e Nutella (il nettare del Cialtrone).
Il merito di questi sette bravi ragazzi è quello di riunire gente di età ed estrazione diverse, divertendo. I loro concerti sembrano viaggi nel tempo, si entra adulti e già alla prima canzone si è tornati bambini.