Con il 1999 si è concluso un periodo di ricerche, durato cinque anni, del Progetto Chianti Classico 2000. Una sperimentazione che è andata avanti seguendo tre linee guida: la ricerca dal punto di vista agronomico, da quello sanitario-fitopatologico e da quello strettamente enologico.
I risultati di questo quinquennio di studi verranno esposti nel convegno scientifico intitolato appunto “Progetto Chianti Classico 2000”, organizzato dall’Istituto di Chimica Organica dell’ Università di Siena e dal Consorzio Chianti Classico, che si svolgerà il 31 maggio, nell’ambito del programma della 34^ “Settimana dei Vini”, alle 10.00, presso l'Agricola San Felice di Castelnuovo Berardenga.
Sarà l’occasione per dare indicazioni più ampie e dettagliate sul progetto ai tecnici, agli studiosi e agli appassionati che con il loro impegno ne hanno consentito l’attuazione, ma anche per aprire un confronto su alcuni aspetti di notevole rilevanza sul piano pratico-applicativo.
Al convegno tre relazioni specifiche di esperti del settore affronteranno gli aspetti agronomici, biologici e fisiologici, gli aspetti fitopatologici e gli aspetti enologici dell’argomento e ne illustreranno varie tematiche : dalla selezione clonale, alla densità di piantagione, alle tecniche di gestione del vigneto, agli innesti.
Nel pomeriggio poi sarà possibile comprovare quanto sentito durante il dibattito e toccare con mano quello che è stato fatto finora e quello che ancora si sta facendo.
Sono state infatti programmate delle visite ad alcune delle aziende vitivinicole che hanno ospitato i campi sperimentali.
Introdurranno il convegno il professor Giorgio Adombri dell’Università degli Studi di Siena e dott. Giuseppe Liberatore, amministratore delegato del Consorzio Chianti Classico.