30 miliardi di lire che potevano essere risparmiati ai fiorentini. Il giudizio lo hanno espresso il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi ed il capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana a proposito dell’indennità risarcitoria prevista a carico di chi ha commesso un danno ambientale.
«Questa “tassa” - hanno proseguito Toccafondi e Cigliana- è una ingiustizia. Il “territorio da salvaguardare” per il quale sul quale è nata è riferito ad una legge che risale al 1939 ed è un territorio che non esiste più».
«In secondo luogo - hanno spiegato i due consiglieri - la normativa prevede che tale indennità sia determinata “previa un’apposita perizia” che non c’è stata». «Quest’ultima - hanno concluso Toccafondi e Cigliana - prevede anche che “l’applicazione dell’indennità è obbligatoria anche se dalla valutazione emerga che il parametro danno sia pari a zero”. In tutto questo sorprende che l’amministrazione comunale non si sia mossa sollevando in sede nazionale tutte le anomalie della normativa ma ne abbia approfittato per creare nuove entrate».