"Tutto il paese, nelle sue istituzioni periferiche, Regioni,
Province, Comuni e' impegnato sul tema della comprensione e della
convivenza delle diversita': di sesso, di colore, di fede religiosa e anche di
comportamento sessuale. Non giova a questa politica di comprensione e
rispetto l'aggettivo usato dal presidente del Consiglio Giuliano Amato nei
confronti della parata gay prevista a Roma e posto forzosamente in
relazione antagonistica con le celebrazioni del Giubileo".
E' quanto afferma l'assessore alla cultura Mariella Zoppi a proposito delle
posizioni espresse dal presidente del Consiglio.
"Una posizione - prosegue l'assessore Zoppi - che non stupisce. Giuliano Amato e' intervenuto spesso, forse da cattolico e, presumo, come privato cittadino, anche sul tema della revisione della legge vigente in materia di aborto. Cio' che preoccupa e' che il presidente del Consiglio in carica ammetta di dover subire in qualche modo la Costituzione della Repubblica in materia di liberta' e dichiari di non poter impedire la parata, che nulla ha di sovversivo o illegale, semplicemente perche' le sue convinzioni personali di maschio italiano non gli permettono di comprendere con mentalita' pluralistica e laica chi, nel privato, ha abitudini comportamentali diverse dalle sue e non intende viverle di nascosto, in uno stato continuo di frustrazione ed emarginazione sociale".