Sopralluogo questa mattina all’ospedale Meyer dell’assessore all’ambiente e vivibilità Sergio Paderi e del gruppo di esperti da due anni impegnati nel progetto per il monitoraggio e il contenimento della popolazione di piccioni in città.
‘’Il problema delle zecche scoppiato la scorsa settimana – ha spiegato Paderi – in realtà nasce da una situazione decennale della struttura’’.
Per assurdo, secondo gli esperti della Asl, le zecche si sono mosse dai nidi (dove abitualmente stazionano) quando sono state adottate le misure necessarie ad evitare la presenza di piccioni.
In ogni caso sono state individuate alcune misure le cui modalità di attuazione verranno decise al più presto. La prima riguarderà una maggiore vigilanza affinchè i privati non diano da mangiare ai piccioni nella zona vicina all’ospedale: saranno utilizzate anche alcune guardie ambientali e sarà studiata un’apposita campagna informativa. ‘’Tra l’altro – ha ricordato l’assessore – i cittadini che dovessero essere trovati a dare cibo di genere diverso da granaglie sono passibili di multa’’.
Per quanto riguarda altre ipotesi per l’allontanamento dei piccioni dall’area del Meyer, sarà utilizzato anche qui cibo trattato con nicarbazina (antifecondativo) e studiata la possibilità di sistemare alcuni dissuasori acustici attualmente in fase di sperimentazione.
L’assessore all’ambiente ha poi presentato uno studio realizzato dalla Dipartimento di biologia ambientale e genetica, dell’Università di Firenze, in collaborazione con gli esperti che hanno lavorato al progetto di monitoraggio.
In sostanza dallo studio emerge con chiarezza che l’utilizzo della nicarbazina ha portato ad una riduzione delle presenze dei piccioni già dopo il trattamento messo in opera da marzo a ottobre 1999.
Nelle quattro zone interessate (centro storico, zona compresa nella cerchia dei viali, zona urbana esterna ai viali, e zona periferica a bassa urbanizzazione) la riduzione registrata si aggira tra il 20 e il 28%. Sono inoltre state monitorate una ventina di piazze della città, e anche qui la riduzione è stata sensibile.
I risultati confermano che la nicarbazina, se utilizzata in modo scientifico, dà i risultati sperati. Per questo il trattamento del cibo con antifecondativo andrà avanti anche nel 2000.