"La stretta vicinanza della struttura scolastica con il cantiere è potenziale fonte di disturbo ed inconvenienti igienici causati da rumore, polverosità, aumento delle emissioni in atmosfera tipiche di motori a combustione interna": questa il testo della diagnosi più recente inviata dalla ASL di Firenze al Sindaco di Sesto Fiorentino dopo il sopralluogo presso il Nido Alice il 23 marzo scorso.
Pochi giorni prima, il 10 marzo 2000, il direttore dell'Unità Operativa Igiene e Sanità Pubblica della Zona Nord Ovest, dott.
Arcangelo Franco, e il referente T.A.V. dell'ASL 10, dott. Giorgio Garofalo, dopo avere attestato l'insufficienza delle barriere antirumore ai fini della protezione dall'inquinamento acustico, avevano scritto al Direttore del Dipartimento Prevenzione, rispondendo in merito a un esposto di Idra sull'Asilo Nido Alice:
"Considerata la vicinanza (1 metro tra barriera e recinzione del giardino dell'asilo - 15 metri tra barriera ed edificio) appare evidente che gli ulteriori fattori di inquinamento e disturbo, quali polveri e maleodoranze risultano di difficile contenimento".
Non solo.
Secondo i responsabili ASL "tali fenomeni saranno maggiormente percepiti con il sopraggiungere della stagione primaverile-estiva".
Idra sta attendendo di ricevere dal Comune di Sesto Fiorentino i dati precisi relativi alle deroghe ai limiti di inquinamento concesse al CAVET dal Comune di Sesto Fiorentino a dispetto della particolare vulnerabilità sanitaria del Nido Alice.
Idra attende anche i dati ARPAT sull'inquinamento acustico, che non sono stati ancora forniti benché siano trascorso ormai diverse settimane dalle rilevazioni.
E intanto i cantieri vanno avanti.
Nel corso di un recente incontro coi responsabili ARPAT, il 19 aprile scorso, l'associazione Idra ha fatto presente all'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale il proprio disappunto per la mancata misurazione delle polveri (devono arrivare gli strumenti, è stato spiegato dai responsabili ARPAT), e il proprio esplicito dissenso circa la scelta, da parte dell'ARPAT, di non misurare gli inquinanti chimici provenienti dai tanti e pesanti mezzi di cantiere a combustione interna.
Non sarebbe questa una "priorità", hanno spiegato i responsabili ARPAT, e con grande probabilità - hanno aggiunto - i dati resterebbero al di sotto della soglie di attenzione. Ma, ha fatto notare Idra, le "maleodoranze" sono certo un ingrediente negativo aggiuntivo del cocktail di inquinanti regalati ai bambini, come fa notare del resto anche l'ASL, e sembra doveroso - da parte della pubblica amministrazione - fornire tutte le componenti di un quadro sanitario compromesso le cui conseguenze nocive derivano, oltre che dai singoli parametri oltre la norma, dalla sinergia negativa, dall'"effetto cumulo" (viene mai studiato o quantificato?).
Il dott.
Franco e il dott. Garofalo, responsabili ASL, scrivono infine, nella relazione sull'esposto inviato da Idra:
"Risulta agli atti di questa Unità Operativa un progetto per il nuovo insediamento dell'asilo in zona più protetta (via XX Settembre), che ha già ricevuto parere favorevole, per quanto di competenza, dal Gruppo Operativo N.I.P.; non sono a noi noti i tempi di esecuzione dei lavori, anche se dagli atti in nostro possesso (Conferenza di Servizi del 28/7/98) risulterebbe che la struttura in questione dovesse essere già realizzata" (sottolineatura nostra).
Idra ha deciso quindi di trasmettere al Difensore Civico di Sesto Fiorentino un ricorso urgente perché intervenga presso l'Amministrazione Comunale per la sospensione delle attività del cantiere CAVET per tutto il tempo che l'asilo nido Alice sarà mantenuto nella sede attuale, sulla base delle seguenti - documentate - circostanze:
mancata ottemperanza del Comune di Sesto Fiorentino agli impegni assunti in Conferenza di Servizi per il trasferimento del Nido Alice "per tutta l'intera durata dei lavori" dell'Alta Velocità;
insufficienza delle misure di protezione dall'inquinamento adottate;
grave situazione di pericolo alla salute dei cittadini, nella fattispecie bambini particolarmente vulnerabili, di età dai tre mesi ai tre anni, e operatori (suffragata dalle attestazioni dell'Azienda Sanitaria di Firenze);
insufficienza dei controlli e dei monitoraggi sugli inquinanti presenti.
Idra, che ha fissato per il primo giorno possibile, mercoledì 3 maggio alle ore 18.30, un appuntamento col Difensore Civico di Sesto Fiorentino, dott.ssa Brunella Tarli, si riserva di trasmetterle, via via che li riceverà dalle rispettive autorità, i dati relativi alle deroghe sui limiti di inquinamento acustico concesse dal Comune di Sesto Fiorentini a CAVET, i risultati dei monitoraggi ambientali e sanitari, le valutazioni degli organismi di controllo.
Idra preannuncia inoltre l'invìo anche ai responsabili dell'Azienda Sanitaria di Firenze di un secondo esposto, nel quale si chiede di assumere con urgenza ogni provvedimento necessario a tutelare efficacemente la salute della popolazione di Sesto Fiorentino in genere, e quella della comunità del Nido Alice in particolare.
E attende che venga fissata la data dell'incontro richiesto con l'associazione e con una rappresentanza dei genitori del Nido.