«Nonostante i buoni uffici dell’azienda ATAF ed il sostegno appassionato di alcuni Assessori -dichiara il capogruppo del PPI Gianni Conti- pensiamo che questa strabiliante e bislacca proposta non abbia nessuna possibilità di superare l’esame e l’approvazione del Consiglio Comunale. Nessuno, penso proprio nessuno, avrà la forza ed il potere di distruggere l’opera di Giuseppe Poggi. Figuriamoci che, dopo venticinque anni, molti di noi sono ancora a rimpiangere di non avere fatto il possibile per impedire la distruzione della “Casa del Balilla”, opera del ventennio e dunque, molto più recente dei viali ottocenteschi, per far posto ad uno “scatolone-contenitore” dell’Archivio di Stato, che poteva benissimo essere collocato al posto del “Bunker” di Santa Verdiana, lungo la Via Ferdinando Paolieri.
La mia certezza sull’intoccabilità dello stato di fatto dei viali, deriva, da una mini-consultazione per conoscere l’opinione dei
Colleghi, quasi tutti schierati a difesa dell’integrità dei nostri Boulevard e dell’arredo urbano esistente. Allora le soluzioni sono altrove. Perdinci, dovranno essere meno inquinanti e sicuramente più ecologiche. I Verdi fiorentini hanno già espresso la loro opinione.
Comunque l’operazione che si compendia nella cosiddetta “Busvie nei controviali” apre un dibattito molto ampio.
Purtroppo l’importanza del traffico stradale appare destinata ad accrescersi anche in futuro. Il rapidissimo sviluppo della motorizzazione privata ha messo in grave crisi il traffico cittadino, congestionato da una pressione largamente superiore alla capacità delle nostre strutture urbane.
I trasporti pubblici si svolgono in condizioni di inefficienza e antieconomicità, con gravi ripercussioni sulla nostra fragile finanza comunale. Molto probabilmente la formula vincente per il futuro di Firenze, sarà la realizzazione del MICRO-METRO’ la cui realizzazione potrà essere uno strumento importante per collegare le attrezzature del decentramento territoriale avvenuta per lo sviluppo urbano degli ultimi trent’anni.
Dovrà essere coordinata con la rete dei trasporti di superficie, con le stazioni di autolinee extra-urbane e con i parcheggi soprattutto in corrispondenza dei terminali esterni. Il problema del trasporto pubblico e privato è fortemente condizionato dalla mancanza di una moderna grande viabilità di attraversamento Est-Ovest; di una adeguata organizzazione del servizio pubblico nel cosiddetto centro storico.
Dunque, amici Assessori, propugnatori dello “scorrimento veloce”, l’entità e la delicatezza dell’intervento su Firenze esigono scelte diverse dell’eventuale uso distorto dei viali e del viale dei Colli bis.
Non si ignora certamente la necessità di allentare la pressione che il Centro subisce, legata ad una forte pendolarità soprattutto commerciale, amministrativa, studentesca e culturale. Si ritiene però che i miglioramenti notevoli potranno venire con la prevista tramvia Scandicci - S. Maria Novella e zona Nord-Ovest-Beccaria. Inoltre, al divieto di circolazione per i motorini in alcune aree del centro urbano, devono corrispondere il rafforzamento del servizio di trasporto collettivo e la creazione di parcheggi silos sopra e sotto terra, affidati in concessione a chi ne cura la costruzione in zone demaniali a prezzo politico e fuori della seconda cerchia della città storica».