Al consiglio provinciale di lunedì prossimo si parlerà dei danni all'ambiente provocati dai 31.00 proiettili a uranio impoverito della NATO in Kosovo. L'ordine del giorno, sottoscritto da Verdi, PPI e AN, esprime tra l'altro solidarietà ai soldati italiani in Kosovo, a rischio di contaminazione, tra cui molti i fiorentini.
La Provincia di Firenze predisporrà al momento opportuno che la sua Avvocatura si costituisca parte civile nei confronti di tutti coloro che, a vario titolo, saranno chiamati in giudizio per reati compiuti nell'ambito della Missione Arcobaleno e delle attività ad essa collegate sia in Italia che all'estero.
Sarà valutata la possibilità che l'Avvocatura provinciale svolga attività di parte civile anche a supporto delle Amministrazioni comunali del territorio della provincia che eventualmente ritenessero di intraprendere analoghe iniziative.
La decisione è del Consiglio provinciale, che ha approvato un ordine del giorno del consigliere Alessandro Corsinovi che afferma l'opportunità e la necessità che "la Provincia valuti la possibilità di costituirsi parte civile al momento di eventuali rinvii a giudizio in relazione alla Missione Arcobaleno".
A favore hanno votato tutti i gruppi (con l'unica astensione del consigliere di Rifondazione Eugenio D'Amico, in dissenso dall'interpretazione data sul documento da Alleanza Nazionale).
Le istituzioni e gli enti locali, ricorda l'ordine del giorno approvato motivando la proposta di costituzione di parte civile, "sono stati protagonisti nella organizzazione e nell'invio dei materiali e degli aiuti raccolti per la Missione Arcobaleno e la Provincia di Firenze ha svolto una significativa azione di coordinamento".