Si tratta di 16 progetti che hanno come obiettivi prioritari il mantenimento dell’autonomia delle persone, la prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani, l’ampliamento della possibilità di ricoveri temporanei invece che definitivi, il sollievo e l’aiuto alla persona per l’inserimento e l’integrazione nel contesto sociale. Sulla base di questi “indirizzi e obiettivi” stabiliti durante la Conferenza della Zona di Firenze il 27 novembre, il 23 marzo il Comune insieme ai Presidente dei quartiere, la Provincia e l’Asl nel corso della Conferenza di programmazione dei servizi sociali hanno poi approvato l’intero Piano di Zona per l’anno 2000.
I finanziamenti che consentiranno lo sviluppo di questo progetto sono in parte pubblici e in parte privati. E grazie al contributo di due miliardi e 800 milioni provenienti dal fondo regionale, sono stati messi in moto gli 8 miliardi che equivalgono al costo complessivo di tutti i progetti. A parte alcuni interventi già attuati in parte negli anni precedenti l’attivazione dell’Osservatorio Sociale di Zona e la realizzazione di un polo per anziani (RSA e centro diurno) sono i più innovativi.
“L’obiettivo politico di fondo, - sottolinea l’assessore alle politiche socio sanitarie Giacomo Billi- rimane comunque fare fronte all’emergenza anziani, potenziare l’assistenza domiciliare e attivare sempre di più i centri diurni”.
Vanno in questo senso sia il progetto dei soggiorni estivi per anziani parzialmente autosufficienti del quartiere 1 e quartiere 5, sia quello di autonomia abitativa. Non solo. Tutti quanti i progetti si caratterizzano per un forte miglioramento della qualità della vita delle persone coinvolte e hanno come obiettivo una sempre più forte integrazione delle reti familiari, professionali e di volontariato.