Nelle baracche fatiscenti, in pessime condizioni igieniche, sono stati sorpresi 66 cittadini extracomunitari, tutti adulti, in maggioranza rumeni più qualche slavo e albanese. Solo 10 di loro sono risultati in possesso del permesso di soggiorno; 8 erano totalmente privi di documenti, mentre in 48 avevano il passaporto ma non il permesso di restare in Italia. I 56 uomini non in regola sono stati portati in Questura, dove sono subito cominciate le operazioni per l'espulsione.
L'operazione è stata organizzata dall'Ufficio Città Sicura del Comune e coordinata dal Nucleo Controllo del territorio della Polizia Municipale, con la partecipazione degli uomini del Commissariato di Polizia e del Nucleo Carabinieri, supportati dalle unità cinofile.
L'intera operazione si è svolta senza problemi e nessuno ha opposto resistenza all'intervento, primo di una serie attraverso cui l'amministrazione comunale intende incrementare il suo impegno per l'intera area delle Piagge, con l'obiettivo di riportare l'intera zona a condizioni di vivibilità e di nuova qualità ambientale. Un impegno che si concretizza anche attraverso il Programma di recupero urbano (Pru) che prevede alle Piagge a partire dal prossimo giugno un investimento di oltre 30 miliardi per la realizzazione di opere pubbliche e private.
Per quanto riguarda in particolare la zona oggetto dell'operazione di stamani, il terreno è di proprietà privata; se il proprietario non risponderà celermente all'invito del Comune di procedere alla ripulitura, l'amministrazione potrà intervenire direttamente con una procedura d'urgenza. Il prossimo passo sarà la demolizione di tutte le costruzioni abusive, realizzate alla meglio con materiale di recupero dagli extracomunitari, senza servizi igienici, acqua corrente o energia elettrica.
E' prevista inoltre la ripulitura di tutta La zona da parte del Consorzio Quadrifoglio e la bonifica della "Goricina", un torrente ormai diventato una specie di fogna a cielo aperto.