A dieci giorni dalla scadenza del bando per le integrazioni all’affitto sono pervenute alla amministrazione di Pisa solo 50 domande: queste rischiano di non superare le 150 unità alla data di scadenza, con il risultato che l’amministrazione perderà gran parte dei due miliardi di finanziamento che lo Stato le ha assegnato.
Moltissime sono state le famiglie che si sono presentate agli uffici comunali e alle organizzazioni sindacali dichiarandosi interessate a partecipare al bando, non potendovi però accedere poichè, in molti casi, l’affitto non era stato registrato oppure registrato per cifre inferiori a quelle realmente versate.
Il Comune di Pisa, in una nota pervenutaci dall'ufficio stampa, ricorda i vantaggi e i requisiti per partecipare al bando:
registrazione dell’affitto
reddito non superiore a quello necessario per la permanenza negli alloggi pubblici (circa 60 milioni)
canone di affitto uguale o superiore al 14% per redditi da lavoro dipendente o pensione non superiori a circa 18 milioni
canone d’affitto uguale o superiore al 24% per redditi non superiori ai 37 milioni oltre le detrazioni ERP
canone di affitto uguale o superiore al 30% per redditi non superiori ai 37 milioni fino al reddito necessario per la permanenza negli alloggi di case popolari
Dunque, l'amministrazione pisana invita la proprietà e gli inquilini a trovare un accordo soddisfacente all’interno del canone concordato per superare le difficoltà emerse dalle situazioni irregolari.
Il Comune di Pisa si dichiara inoltre disponibile, al fine di permettere una regolarizzazione e un maggiore accesso ai benefici del bando, a proporre una proroga della sua scadenza.
mercoledì, 25 dicembre 2024 - 06:10