Ieri all'ufficio prenotazioni delle risonanze magnetiche dell'ospedale di Careggi è dovuta intervenire una volante della polizia, mentre c'erano in fila più di 200 persone per un esame clinico. Ciò a causa della bolgia creatasi per la lista gestita direttamente dagli utenti (pazienti e loro parenti), che ha scatenato una rissa fra chi era rimasto arbitrariamente escluso.
L'ufficio prenotazioni è infatti aperto solo 2 pomeriggi al mese, con tempi di attesa di settimane per l'appuntamento.
Ieri le prime persone sono arrivate alle 9.30 e qualcuno si è portato una lista, iniziando a segnare i nomi. Alle 14:00, all'apertura del servizio, c'erano già 130 persone e non era più possibile segnarsi. Ma sembra non si tratti di una novità: anche il mese scorso si era verificata una rissa.
Perché nell'ospedale principale della città si permette una simile vergogna?
Settimane fa, in vista delle elezioni regionali del 16 Aprile, circa 30 professionisti della sanità (molti i primari) che fanno riferimento all'area del Centrosinistra hanno promosso un appello, per sostenere un candidato, Carlo Melani, l'attuale presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale.
"Abbiamo scelto di sostenere la candidatura di Carlo Melani - spiega il professor Antonio Morettini, uno dei 30 promotori - perché, in questi cinque anni, abbiamo avuto modo di apprezzarne le qualità personali e politiche: si è dimostrato una persona affidabile e autorevole nel mantenere gli impegni presi, talvolta anche in contrasto con alcuni settori meno illuminati della burocrazia regionale". "Sugli ospedali fiorentini è necessario trovare il giusto equilibrio tra le funzioni svolte a Careggi e quelle svolte negli altri ospedali della rete.
Dobbiamo evitare inutili replicazioni e favorire il decongestionamento di alcuni servizi cruciali, anche spendendo bene i finanziamenti stanziati per le ristrutturazioni. Il coordinamento interaziendale deve trovare soluzioni concordate ed innovative".
E dottor Arpaia: "Alla base della nostro appoggio a Carlo Melani, c'è prima di tutto, la condivisione di una scelta politica fondamentale: la salute non si delega né al mercato né alla burocrazia. La sua tutela è compito proprio delle istituzioni pubbliche che devono programmarne e dirigerne, le forme e i modi, affidando ruoli e responsabilità a tutti i soggetti del settore, pubblici o privati.
Come medico di base sostengo Melani anche perché si è dimostrato promotore e garante di un processo di crescente territorializzazione dei servizi, che sposta la cura, ove è possibile, dall'ospedale a casa, decongestionando così gli ospedali e migliorando la qualità dell'assistenza ai cittadini".
Eppure, nonostante queste belle parole, da anni a Careggi prosegue lo sconcio delle code per la TAC. E non bastano a spiegarlo l'inadeguatezza culturale degli amministratori, oppure la collusione di interessi privati prevalenti su quelli pubblici.
Deve esserci qualcosa di più profondo, di strutturale. Perciò NOVE lancia una proposta provocatoria: che i candidati alla Presidenza della Regione Toscana si sottopongano prima delle elezioni ad un esame con la macchinia a risonanza magnetica dell'Ospedale di Careggi. Forse solo così troveremo una risposta allo scandalo.
E se i candidati rifiutassero di sottoporvisi? Allora sarebbe il caso di fare la TAC agli elettori!