Sorgerà dove c’è l’ex inceneritore, in un’area estesa circa 10 ettari la prima stazione ecologica fiorentina per valorizzare e purificare le componenti più “nobili” e pulite delle materie recuperate con la raccolta differenziata (carta, vetro, plastica, lattine e componenti elettronici). Si tratta di un progetto vasto che comprende la riqualificazione di tutto l’intero Polo tecnologico di San Donnino con anche la messa in sicurezza della struttura dell’ex inceneritore, con il ripristino delle superfici esterne e della zona circostante.
E la “stazione” di San Donnino non è che la prima della serie: altri centri di smistamento e raccolta nasceranno a partire dal 2001 in ognuno dei cinque quartieri della città come “succursali” del Polo. Alcuni luoghi sono già stati individuati. Uno in fondo a via di Villamagna e l’altro in via Mannelli nell’ex deposito dell’Asnu. “In questo modo, - chiarisce l’assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola- cerchiamo di sviluppare sempre di più la raccolta differenziata in modo da valorizzare le componenti del rifiuto e ridurre i costi di smaltimento”.
E con il passaggio da tassa a tariffa le “cittadelle ecologiche” permetteranno anche ai cittadini di risparmiare; tutti coloro che porteranno vetro, carta e plastica fisicamente nelle stazioni per lo smistamento potranno ricevere un accredito, una sorta di bonus che verrà scalato dalle tasse. Naturalmente il valore del bonus sarà stabilito in base alla quantità del prodotto consegnato dal cittadino.
“In questo modo, - sottolinea l’assessore alla vivibilità Sergio Paderi- il Comune di Firenze aggredisce il mercato della raccolta differenziata riconvertendo l’ex inceneritore di San Donnino in un centro per la valorizzazione di carta, cartone, rifiuti informatici “.