L'acqua è un bene prezioso e limitato e per questo motivo il suo consumo deve essere improntato ad una logica di soddisfazione dei bisogni. E' quanto ha sottolineato il consigliere de "I Democratici" Riccardo Basosi nella sua introduzione al convegno sulla riforma dei servizi pubblici al quale hanno partecipato, fra gli altri, il sottosegretario Adriana Vigneri, il Sindaco Leonardo Domenici, l'Assessore Paolo Coggiola e numerosi consiglieri comunali.
Basosi ha ricordato "come il 30-35 per cento dei volumi d'acqua si perde lungo la rete idrica, in parte perché sottratta abusivamente, in parte per difetti delle strutture della distribuzione".
Secondo Basosi "la legge Galli ha finalmente riconosciuto la dimensione del bacino idrico come base territoriale idonea alla corretta utilizzazione e gestione delle acque nell'ottica delle valorizzazioni della unitarietà del ciclo della risorsa idrica".
"Nel quadro dell' area fiorentina - ha spiegato Basosi - la proposta di adesione minoritaria (26,6 %) alla Holding Publiservizi costituita da Prato, Empoli, Pistoia, con un offerta che riguarda solo il settore idrico e non il sistema integrato acqua, rifiuti ed energia è penalizzante per Firenze".
"Prima di tutto - ha spiegato il consigliere de "i Democratici" - perché il solo criterio numerico dell'utenza sottovaluta eccessivamente il notevole di infrastrutturazione del Comune (acquedotto, depuratore di San Colombano, invaso di Bilancino) e le risorse economiche tecnologiche imponenti di cui Firenze è dotata rispetto agli altri enti locali".
Secondo Basosi "la mancata integrazione dei servizi affini (Fiorentinagas per l'energia, il Consorzio Quadrifoglio per i rifiuti) non è coerente con le stesse strutture della Holding e delle sue società di scopo".
"Allo stato dei fatti - ha proseguito Basosi - sembra più attenta ai problemi di collocazione del management e degli organigrammi che agli obblighi di fornire ai cittadini in modo trasparente un servizio economico, efficace, ed efficiente". "I Democratici - ha concluso Basosi – su questo terreno non accetteranno risposte elusive".
Secondo il capogruppo de "i Democratici" in Palazzo Vecchio Giovanni Fittante "vista la difficile situazione congiunturale dei propri bilanci e della finanza locale, i comuni dovrebbero trovare gli elementi fondanti per una politica di apertura e di coinvolgimento dei capitali privati, per creare quelle realtà societarie che sappiano coniugare al meglio una maggiore flessibilità organizzativa ed una relativa autonomia finanziaria che dovrebbe portare ad una maggiore qualità ed efficienza del servizio ed a tariffe adeguate".