Le tecno-fibre, le fibre chimiche di nuova concezione - rivoluzionarie mischie - tra materiali naturali e metalli, ceramiche, poliuretani, carta o materie di origine animale si sono liberate dai difetti e dall'aspetto poco sofisticato che contraddistinguevano i materiali man-made del passato, e sono diventate una delle risorse più versatili per la creatività e la progettazione di moda.
Pitti Immagine Filati dedica il progetto High Tech-High Touch (che ha debuttato la scorsa stagione) a questa ricerca che è diventata, grazie ai progressi scientifici del nostro tempo, sempre più raffinata e multiforme e presenta le proposte più recenti e interessanti di aziende italiane, europee, americane e giapponesi che non lavorano necessariamente nel campo della moda ma i cui prodotti sono di grande attualità in un ambito di evoluzione stilistica.
Il nostro tempo è caratterizzato da una forte spinta estetica verso la natura: un impulso che si traduce in rispetto dell'ambiente e soprattutto in una spiccata sensibilità nei confronti di tutto ciò che suggerisce la vita in un ambiente puro e incontaminato.
Questo secondo episodio di High Tech-High Touch propone materiali che si ricollegano a questo mondo nell'aspetto ma che nascono da tecnologie moderne. Carta, paglia, rafia (o materiali che li ricordano in tutto e per tutto), ma anche gomma – che, per la prima volta, diventano filati e tessuti; risolvendo problemi un tempo insuperabili di duttilità, resistenza agli agenti esterni o possibilità di tintura, e non di rado fornendo soluzioni molto più eco-compatibili che non i materiali a cui si ispirano.
La mostra, curata da Ornella Bignami, è collocata all'interno del padiglione Centrale nella hall del piano terra e resta aperta per tutti e tre i giorni di fiera.