Legambiente e Unaapi - Unione degli Apicoltori, si stanno battendo affinché il governo Italiano si impegni per una radicale ridefinizione della direttiva europea sul miele, a partire dall'ovvio riconoscimento del miele quale prodotto agricolo, e chiedono alla Commissione Europea di battersi per l'immediata conclusione della procedura per la concessione dell'Attestazione di specificità Alimentare per il miele Vergine Integrale.
Per questi motivi Legambiente e Unaapi hanno lanciato una petizione con l'obiettivo di raccogliere in breve tempo un gran numero di firme da "girare" al Presidente della Commissione Europea e al Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il miele è infatti una delle poche derrate alimentari di cui l'Unione Europea è largamente deficitaria, tanto che il 50% del miele consumato in ltalia è di origine extracomunitaria e da.
quando USA e Giappone hanno bloccato le importazioni di miele dalla Cina per adulterazioni, l'Europa è diventata la discarica delle frodi. La direttiva Comunitaria, attualmente in discussione, equipara il miele ad un qualsiasi prodotto industriale; non permette al consumatore di conoscere l'origine geografica del prodotto; non definisce standard qualitativi rigorosi che consentano di combattere le adulterazioni; non consente ai Paesi dell'Unione Europea l'adozione di norme più specifiche a sostegno della riconoscibilità del miele di qualità.
Quindi, in nome della "semplificazione" con tale normativa, Bruxelles di fatto agevola e facilita ogni tipo di frodi ed adulterazioni, in totale contrasto con le politiche qualitative agroalimentari dell'Unione Europea.
Eppure, le recenti esperienze (caso diossina e Coca-cola) hanno evidenziato con forza la necessità di un preciso controllo sull'insieme del processo produttivo e sulla rintracciabilità delle partite e dei componenti alimentari immessi sul mercato. Non dimentichiamo che il miele è l'unico alimento dotato dalla natura di "carta d'identità", che permette, grazie all'analisi microscopica dei pollini, dl sapere in quale valle di una provincia è stato bottinato dalle api.
La qualità del prodotto dipende poi dalla presenza o meno dei trattamenti termici che modificherebbero le caratteristiche naturali, e dalla "freschezza".
Nessuna legge prevede infatti l'obbligo di segnalare la data di produzione del miele che viene cosi considerato "senza scadenza".
In occasione del Congresso Nazionale dell'UNAAPI Unione Italiana Apicoltori, in corso di svolgimento a Grosseto, sabato alle 15:00 si terrà, presso la Camera di Commercio di Grosseto, una iniziativa pubblica sul tema: "Progetto Mellifica Miele Maremma e Mediterraneo".
All'incontro di presentazione del progetto interverranno: Alessandro Pacciani, Vicepres. e Assessore all'Agricoltura della Provincia di Grosseto, l'On. Flavio Tattarini Commissione Agricoltura Camera dei Deputati; Francesco Panella, Presidente Nazionale Unione Apicoltori Italiani; Angelo Gentili della Segreteria Nazionale di Legambiente.
Nell'occasione verrà presentata la campagna nazionale promossa da UNAAPI e Legambiente "UNA FIRMA PER IL MIELE DOC".
Per informazioni: Tel. 0564/22130