Una mostra dedicata al ‘museo nascosto’, ovvero il deposito nel quale sono conservate spesso opere considerate di minore importanza rispetto alla ‘prima linea’ ma non per questo meno belle e significative. Si intitola appunto ‘Depositi. Immagini dai musei italiani’ e, sino al 21 febbraio a Villa Bardini (Costa San Giorgio 2 – Tel 055 2638599 – Ingresso 8 euro), racconta in 35 immagini scattate in tutta Italia da Marco Lanza i tesori nascosti del Bel Paese.
L’esposizione, curata da Luca Farulli, è promossa dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron in collaborazione col Museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze, con il contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze ed il supporto di Banca CR Firenze. Ha il patrocinio del Comune di Firenze. la presentazione, stamani alla stampa, alla presenza del Presidente della Fondazione Bardini Peyron Michele Gremigni (‘’nelle opere di Lanza c’è una forte impronta creativa che le trasforma e le rende vive e comunicanti’’), dell’autore delle fotografie Marco Lanza (‘’ho cercato di trasmettere la storia che questi oggetti sono in grado di raccontare’’), del Referente per gli Archivi Storici del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Milano Paola Redemagni (‘’sono luoghi magici e affascinanti che dovrebbero essere resi tutti visitabili al pubblico’’) e del curatore Luca Farulli. Questa esposizione, ha detto Farulli, ‘‘è un viaggio nell’altro stato delle cose costituito dal deposito, nel quale le opere d’arte, i reperti archeologici, i prodotti del fare umano in esso riparati si danno a vedere, uscendo dalla vita separata che usualmente li caratterizza.
Ecco perché parliamo di ‘cose’ piuttosto che di oggetti, per sottolineare il valore affettivo posseduto da queste tracce di vita passata, le quali divengono, così, immagini attive, in grado di veicolare una esperienza personale, intima del colore del tempo’’. ‘’In tal senso – ha aggiunto - il viaggio assume un valenza educativa della sensibilità, finalizzata ad una fruizione lenta, capace di trasferire, per un attimo, il visitatore nell’orizzonte di vita che segna tali cose. Da qui la confidenza, la quale prende forma di un dialogo.
Anche le opere video presenti in mostra – realizzate da Marco Lanza assieme al fratello musicista Saverio Lanza, nella formazione artistica multimediale ‘Pastis’ – si muovono in tale direzione. L’atmosfera del deposito è, qui, realizzata da un montaggio ritmico e musicale, come si trattasse di movenze di danza’’. La particolarità delle immagini esposte è data dal fatto che esse non si limitano a riprodurre i vari depositi, bensì li creano, li ‘realizzano’ con il linguaggio della fotografia: tramite le inquadrature, tramite la luce che, incontrando la materia, il corpo e la polvere, genera colore.
Per questa via, il linguaggio della fotografia assume i caratteri dell’ascolto, in grado di prestar parola alle cose, in modo che esse possano narrare la loro vicenda specifica, facendosi tracce di vita. In questo senso, il linguaggio dell’arte comunica l’arte. La mostra è corredata dal volume ‘Depositi. Immagini dai musei italiani’ pubblicato da “Gli Ori” di Pistoia (144 pagine, 24 euro) con testo in italiano e in inglese, che riassume in 60 immagini a colori l’ampio lavoro svolto negli anni dal fotografo Marco Lanza su questo tema.
Il 2015 è stato un anno decisamente importante e ricco di avvenimenti per il complesso monumentale di Santa Maria del Fiore a Firenze: il Battistero di San Giovanni è stato restaurato, il tanto atteso Museo dell'Opera del Duomo ha aperto al pubblico, molti capolavori sono tornati visibili dopo il restauro, Papa Francesco ha celebrato la messa nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore. In questo anno speciale, l’Opera di Santa Maria del Fiore ha organizzato, in collaborazione con @igers_firenze, un challenge su Instagram che ha documentato con centinaia di scatti i monumenti del Grande Museo del Duomo, le opere e i particolari della Piazza più famosa di Firenze. A conclusione dello challenge una selezione di 150 scatti, tra quelli che hanno vinto il contest e quelli scattati durante una giornata con 15 instagramers provenienti da tutta la Toscana, saranno esposti in una mostra fotografica dal titolo The Best of the Duomo che si inaugura il 18 gennaio 2016,negli spazi dedicato agli eventi temporanei del nuovo Museo dell’Opera del Duomo a Firenze.
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visibile fino al 12 febbraio 2016 con apertura tutti i giorni dalle 16.00 alle 18.00.