L’Italia si conferma una delle mete preferite degli utenti Airbnb per le vacanze pasquali con un tasso di crescita del 159% rispetto allo scorso anno. Nella classifica globale degli utenti Airbnb si colloca al quinto posto, dopo Stati Uniti, Francia, Spagna e Gran Bretagna con complessivamente quasi 2 milioni di arrivi stimati. Le destinazioni predilette in Italia sono, come ogni anno, le città d’arte, con Roma in testa seguita da Firenze e Venezia. Resi noti anche i dati relativi alle città più ospitali, quelli che hanno ricevuto la percentuale maggiore di recensioni a 5 stelle da parte degli Airbnb. Guida la classifica Cortona (Arezzo), con oltre l’89% di recensioni a 5 stelle. Successo in generale del centro italia con 6 destinazioni nelle prime 10.
I turisti extra-europei scelgono l’Italia per lo shopping. È quanto emerge da recenti dati elaborati da Premier Tax Free, azienda leader nell'elaborazione di pagamenti digitali multivaluta . Con un +1o% in vendite tax freee +8% in numero di transazioni dall’inizio del 2018, l’Italia è l’unico paese europeo a registrare un incremento rispetto a tutti gli indicatori chiave. Lo Stivale consolida così il primato raggiunto nel 2017 in termini di crescita nei volumi di vendite tax free: ai vertici del ranking Europeo 2017 ci sono infatti 3 città italiane con crescite anno su anno pari a +22% per Roma, +21% Firenze e +20% Milano, seguite da Madrid (+17%) e Barcellona (+14%).
I turisti russi a Firenze fanno segnare un +51,5 % in più di presenze registrate dai dati del Centro studi turistici di Firenze - su dati dell'ufficio Attività produttive e turismo della Città Metropolitana. Solo nel periodo di gennaio 2017, rispetto al 2016, il motore di ricerca russo segnala un incremento nelle ricerche online del +21%. Così commenta Giulio Gargiullo esperto di marketing digitale fra Italia e Russia: “E' un grande ritorno, quello dei russi, dato dalla stabilizzazione del rublo e dalla conseguente maggiore capacità d'acquisto.
L'Italia è una meta prediletta dai russi, in particolar modo negli ultimi anni Firenze è sempre più amata per le sue capacità indubbie di bellezza artistica, paesaggistica, culinaria, di intrattenimento, visitabile comodamente passeggiando e meta ambita per lo shopping in boutique lussuose e artigiane. Qua va segnalato l'aumento di russi agli eventi di Pitti Immagine, legati alla tradizione tessile e della moda fiorentina e toscana. I russi tendono a tornare nel nostro Paese e quindi una meta dove avvengono acquisti reiterati, da turisti che amano profondamente la nostra cultura e vanno cercando sempre più mete meno note, nell'entroterra.
Un'opportunità per le amministrazioni anche più piccole, come alle città meno note ma comunque piene di bellezza e di attrattiva. I russi inoltre apprezzano sempre più il turismo termale, religioso e quello legato al food. “Gli ultimi dati Global Blue riferiti a Firenze parlano chiaro: gli acquisti legato al Tax Free Shopping vedono i russi 'pesare' il 9% sul totale, con un incremento del 41% con un o scontrino medio attorno al migliaio d'euro a testa.
Dalla stessa fonte cresce il turismo estero verso Firenze nei primi 9 mesi del 2017 del 6% rispetto allo stesso periodo del 2016, cifra in linea con quanto fatta registrato in Italia (+8%). Dati positivi per le categorie merceologiche: “Moda&Abbigliamento” +6% a Firenze e +8% in Italia, bene anche “Gioielli&Orologi” con un +4% a Firenze e un +7% nel Bel Paese”. “Oggi il turista cerca un'esperienza a tutto tondo che definiamo shopping tourism: dove assieme al classico shopping si va alla ricerca di esperienze, legate soprattutto al territorio e posti o ad acquisti esclusivi come nel caso dei russi.
In questo senso Firenze e la Toscana sono perfette location che consentono ai russi, come a tutti i turisti, di trovare nel giro di pochi chilometri esperienze di shopping dell'artigianato e del lusso, infiniti prodotti e produttori enogastronomici tipici dove organizzare tour individuali, corsi di cucina, degustazioni in aziende o case vinicole prestigiose, come alloggiare in una città che è regina del turismo culturale”.
Si calcola che circa 10 milioni di Italiani si sposteranno per il primo week-end lungo dell’anno: il 90% opterà per una meta turistica di carattere nazionale, con Firenze tra le principali mete prescelte, assieme al TOP delle restanti Città d’Arte, Roma e Venezia. Per il nostro territorio, dopo un primo trimestre 2018 in sensibile calo, si prevede una situazione quasi di stallo, con una riduzione di oltre l’1,5% delle presenze rispetto allo scorso anno, secondo i dati in nostro possesso. L’aumento (2%) dei flussi turistici dalla Germania, Spagna e Francia, non basta infatti a compensare la flessione di altri paesi di area UE e non solo. Sarà quindi per la prima volta una Pasqua con il segno meno, a lasciar intravedere forse chissà, i primi segnali di una inversione di tendenza rispetto ai dati boom 2017.
“Registriamo anche una sempre maggiore difficoltà per le ‘nostre’ imprese che devono competere con strutture ricettive irregolari e con l'enorme, pressoché incontrollato sviluppo della ricettività privata del mondo AIRBNB,” commenta Cristina Pagani, Presidente Assohotel Confesercenti “Ciò anche grazie a norme che, nel complesso, incentivano il proliferare di tale offerta, la quale, potendo godere anche di un basso livello di pressione fiscale, finisce col produrre un appiattimento dei prezzi al ribasso. L’azione combinata di questi due fattori mette a repentaglio la redditività delle strutture ricettive regolari, fino ad adesso colonna portante del sistema economico turistico della nostra città, non solo per i livelli occupazionali che mette in campo, ma anche per la previsione 2018 di 38/40 milioni di introiti provenienti dalla tassa di soggiorno. Anche su questo aspetto occorre fare una riflessione ad hoc. Da anni le principali categorie economiche chiedono, a gran voce, la costituzione di una cabina di regia permanente attraverso la quale si definiscano, assieme all’Amministrazione comunale, le necessità di spesa e investimento per un settore così determinante per il sistema economico della nostra città, che spazia dalla moda alla cultura, dall'enogastronomia al congressuale, dal sistema museale all’artigianato locale. Riteniamo che il settore turistico debba essere trattato come industria di settore, anche se frammentata e complessa, e che, come in tutti i processi industriali necessiti di un business plan, di investimenti e risorse certe, nonché di una visione degli obbiettivi condivisa con tutti i segmenti imprenditoriali che vanno a generare l'offerta, fornendo così un prodotto coerente, rispettoso degli equilibri, sostenibile e competitivo a livello internazionale. In questa logica la richiesta avanzata dalle associazioni rappresentative del settore ricettivo resta sul tavolo dell’Amministrazione Comunale, che potrebbe cogliere questa opportunità per elaborare una progettualità condivisa e una politica di sistema ad oggi non concretizzata. Il confronto aperto in questi mesi e la maggiore consapevolezza del ruolo che il turismo rappresenta per l’economica del nostro territorio, possono essere fattori per un cambio di marcia in positivo” conclude Pagani.
Non sarà una Pasqua dalle uova d'oro per gli autisti Ncc toscani. A quattro giorni dalle festività pasquali, secondo le stime calcolate dall'associazione Azione Ncc sulla base delle prenotazioni arrivate, il settore subirà un lieve calo, circa il 2% rispetto allo scorso anno in Toscana. Un dato perfettamente in linea con i numeri del comparto alberghiero, che registrano anch'essi una diminuzione delle prenotazioni negli alberghi. Fra le motivazioni certamente la cadenza delle vacanze pasquali a inizio mese di aprile, la “Pasqua bassa” in generale non fa mai registrare grandi affluenze.
Ma in questo caso va segnalata anche un'aggravante: l'aumento delle auto abusive nelle strade, in particolare quelle guidate da autisti di nazionalità cinese. “Stiamo assistendo al consolidarsi di un vero e proprio sistema di abusivismo che danneggia in modo irreparabile chi lavora seguendo le regole – afferma Giorgio Dell'Artino, presidente dell'associazione Azione Ncc -.
La Pasqua è soltanto l'inizio della stagione, temiamo che la situazione possa peggiorare. Per questo abbiamo deciso di intervenire subito e segnalare tutte le irregolarità riscontrate nelle strade”.
La Pasqua promette bella stagione ed invita ad una vacanza nella campagna toscana al risveglio della natura. Ad attendere la schiera dei vacanzieri rurali una accoglienza agrituristica di alto livello. In Italia sono 22 mila gli agriturismi presenti che offrono la possibilità di stare all'aria aperta lontano dalle preoccupazioni e di questi ben 4.500 si trovano in Toscana. Leader dell’ospitalità agrituristica regionale è Siena con 1150 aziende seguita da Grosseto con 960 e Firenze con 600. I posti letto dell’agriturismo toscano parlano di 31 mila camere, in struttura od appartamento, e 700 piazzole per una ricettività di oltre 60 mila persone. Crescono gli agriturismi che oltre all’ospitalità fanno anche attività di somministrazione pasti, con prodotti “made in Tuscany”, sono oltre 2000.
“Anche se in molti non rinunciano a recarsi all’estero le mete preferite, anche per il clima internazionale non troppo sereno – dice Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana - restano quelle lungo la Penisola che consentono di ottimizzare il tempo limitato a disposizione che per la maggioranza non supera i 3-5 giorni. Da questo punto di vista la nostra regione presenta le caratteristiche per essere méta di una vacanza pasquale e degli altri ponti con picnic e gite fuori porta in campagna, grazie alla bellezza dei paesaggi e alla qualità dell’offerta gastronomica”. “La capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menu di Pasqua locali a base prodotti di stagione a chilometri zero e biologici è rigorosamente toscani - continua Marcelli – è la qualità più apprezzata dagli ospiti ma sta crescendo la domanda di servizi aggiuntivi.
Nelle aziende agricole sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l'equitazione, il tiro con l'arco, il trekking ma non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici ma anche corsi di cucina o di orticoltura”.
“Stiamo riscontrando la tendenza verso la prenotazione fai da te e last minute, grazie anche ai moderni strumenti social, ma per scegliere l'agriturismo giusto il consiglio -sottolinea Antonio De Concilio, Direttore di Coldiretti Toscana – è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come i nostri www.terranostra.it o www.campagnamica.it. che permettono di scegliere i mercati, le fattorie, le botteghe e gli agriturismi di Campagna Amica, dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della nostra campagna toscana, e dove poter comprare il vero made in agroalimentare, ma anche i ristoranti che offrono menù con prodotti acquistati direttamente dagli agricoltori”.
Monteriggioni si conferma fra le mete preferite in provincia di Siena, con una crescita di arrivi, presenze e permanenza media nel 2017 rispetto all’anno precedente. A dirlo sono i dati dell’Osservatorio turistico del Comune di Siena che cura la statistica per tutta l’area provinciale, diffusi nei giorni scorsi. Nel 2017 gli arrivi sul territorio di Monteriggioni sono stati 64.021, con un incremento del 9,5 per cento rispetto al 2016, mentre le presenze sono state 163.605, con circa il 3,4 per cento in più rispetto all’anno precedente.
La permanenza media si attesta intorno al 2,56 per cento, in linea con la media provinciale. L’incremento dei flussi è distribuito durante tutto l’anno, con arrivi e presenze maggiori di turisti sia italiani che stranieri. Sul fronte delle strutture scelte, si registra un sensibile aumento di quelle alberghiere e una lieve flessione di quelle extralberghiere. Questo dato, tuttavia, è viziato dalla mancata comunicazione da parte di tutte le strutture, nonostante il controllo attivato dall’amministrazione comunale e che sarà intensificato.