E' quanto emerge dallo studio sulla sinistrosità realizzato dall'Osservatorio permanente sul traffico, strumento di cui Firenze, fra le prime città in Italia, si è dotata fin dal '96 predisponendo il "Piano di interventi per la sicurezza stradale", presentato stamani dall'assessore alla Mobilità Marzia Monciatti. Il Piano, realizzato dall'ufficio del Piano urbano del traffico in collaborazione con la Polizia municipale, quest'anno ha analizzato le rilevazioni sui circa 5.400 incidenti che nel '98 hanno coinvolto mezzi in movimento sulle strade fiorentine, facendone un'analisi dettagliata e fornendo indicazioni per evitare che si ripetano.
Si è stabilito quali sono i luoghi dove si verificano più incidenti (in cima alla classifica gli incroci Doni-Galliano e Strozzi-Lavagnini), se gli automobilisti coinvolti sono fiorentini o no (il 20% viene da fuori provincia), se i provvedimenti presi in materia di viabilità hanno avuto efficacia o meno. E si danno indicazioni sugli interventi da adottare a breve termine (col rafforzamento della segnaletica o l'istituzione di sensi unici), a medio termine (con la realizzazione di impianti semaforici o di isole spartitraffico) e a lungo termine (con modifiche strutturali, come la costruzione di rotatorie).
Dallo studio emerge anche che il "trend" degli incidenti è negativo: i sinistri diminuiscono, anche grazie ai provvedimenti suggeriti. Proprio per assicurare le risorse necessarie per attuare queste proposte la giunta comunale ha votato una delibera, presentata dall'assessore Monciatti, che garantisce la prosecuzione del lavoro dell'Osservatorio, che tra l'altro avrà bisogno di nuovi strumenti informatici, e che pone Firenze all'avanguardia in Italia.
Dal Piano emerge anche che uno degli interventi che si stanno dimostrando più efficaci è quello dell'istituzione delle rotatorie stradali.
Fino ad oggi ne sono state realizzate sette: Ponte a Ema, Badia a Ripoli, Novoli-Forlanini, Sestese, largo Gennarelli, Rondinella-Gignoro, Gignoro-Casaccia. Altre tre sono in corso di realizzazione: Ojetti-Affrico, Porta Romana, piazza Stazione.
"Tutte queste rotatorie – spiegano alla Direzione Mobilità – sono realizzate con il criterio della precedenza a che percorre la rotatoria stessa, così da mantenere sempre fluida la circolazione. Questo permette di eliminare i semafori, abbattendone gli alti costi, diminuire l'inquinamento acustico e abbassare il numero degli incidenti".