E' primo decisivo passaggio in vista della costituzione di quell'"agenzia" che dovra' consolidare, promuovere, valorizzare il "sistema" delle aree protette della nostra regione. E' questo il futuro che attende Villa Demidoff a Pratolino, grazie ad un progetto che vede la collaborazione di Regione Toscana e Provincia di Firenze, sulla base di un protocollo di intesa siglato questa mattina a Palazzo Bastogi, dall'assessore regionale all'ambiente, Claudio Del Lungo, e dall'assessore provinciale competente per la didattica ambientale e per il Centro internazionale di educazione ambientale (Cedip), Alberto Di Cintio.
Un protocollo che fara' di Villa Demidoff una struttura di rilievo nazionale ed internazionale in materia di tutela della biodiversita', oltre che un punto di riferimento per tutte le esperienze avviate e da avviare in Toscana.
Tutto questo, con l'obiettivo primario di far convergere in una struttura unitaria informazioni ed esperienze, mettendole a disposizione quale supporto indispensabile per le politiche di gestione delle aree protette e di conservazione delle risorse naturali.
La firma del protocollo rappresenta l'esito di un processo che ha registrato una prima tappa significativa nel febbraio 1998, quando Regione e Provincia, in un documento firmato a conclusione di un incontro tra le due giunte, concordarono sulla realizzazione presso Villa Demidoff di "una struttura di servizio all'attivita' istituzionale degli enti locali e degli enti parco nel campo della promozione del sistema delle aree protette della Toscana".
La scelta della villa di Pratolino per questo "centro di servizio" - cosi' come la struttura e' chiamata nel documento sottoscritto oggi - non e' casuale: gia' oggi, infatti, quest'ultima ospita il Cedip della Provincia di Firenze, una struttura che, istituita nel 1986, dispone, tra le altre cose, di una biblioteca con oltre 40 mila pubblicazioni in materia di aree protette. Il "centro di servizio" sara' una struttura a disposizione sia degli enti locali che degli enti parco per la ricerca, la documentazione, la divulgazione, la formazione in materia di conservazione e valorizzazione delle risorse naturali e della biodiversita'.
Consentira' di mettere in rete enti di gestione, amministrazioni, universita' e mondo scientifico. Soprattutto, rappresentera' un passaggio di grande rilievo in questa fase di impegno del governo regionale che, dopo aver notevolmente ampliato la superficie di territorio tutelato - oggi siamo a 111 aree protette e ben al di sopra di quella percentuale del 10 per cento indicata come obiettivo dall'Unione europea - sta lavorando a organizzare un vero e proprio "sistema regionale delle aree protette", premessa indispensabile anche ad una loro valorizzazione e, dove possibile, ad un loro sviluppo economico.
Alla creazione del centro concorreranno Provincia e Regione, la prima mettendo a disposizione il patrimonio immobiliare e le attrezzature in dotazione al Cedip e ad un'altra significativa attivita' di Villa Demidoff, il Laboratorio didattico ambientale; la seconda si e' gia' impegnata attivando risorse finanziarie proprie e statali e favorendo il coinvolgimento di tutte le province, degli enti parco e degli altri enti gestori delle aree protette, per far diventare il centro una struttura d'eccellenza a livello regionale e nazionale.
Nella gestione delle diverse iniziative del centro potranno essere coinvolte altri soggetti, istituzionali o non, come gli enti locali, i parchi, le istituzioni scientifiche, le associazioni ambientaliste, le agenzie ambientali, il ministero dell'ambiente e gli altri ministeri competenti per materia, le altre regioni e gli enti di gestione di aree protette anche non toscane. Il centro potra' trovare ulteriori occasioni di sviluppo nell'ambito delle iniziative previste con riferimento al progetto Ape (Appennino Parco d'Europa), iniziativa che punta a valorizzare le aree protette della dorsale appenninica, circa un centinaio (con ben 9 parchi nazionali), puntando allo stesso tempo allo sviluppo della montagna.
Un progetto per cui Villa Demidoff rappresenta una sede naturale, sia perche' la Toscana e' coordinatrice delle regioni centro-settentrionali, sia perche' il suo parco ospita quel Gigante dell'Appennino che ne e' una sorta di simbolo. Il centro, inoltre, potra' offrire un prezioso supporto a progetti coordinati a livello nazionale dal ministero dell'ambiente, come "Itaca" (sviluppo sostenibile delle isole minori) e "Cip" (coste italiane protette).
La costituzione di questo centro rappresenta un ulteriore passaggio nell'impegno per la tutela della biodiversita' che ha visto, tra le altre cose, la collaborazione con il Museo di storia naturale di Firenze (Specola), con il coordinamento di un gruppo di lavoro, costituito da esperti delle tre universita' toscane, che e' pervenuto all'individuazione di 133 "siti di importanza comunitaria" in attuazione della direttiva comunitaria "Habitat"; e l'approvazione da parte della giunta, lo scorso settembre, di una proposta di legge, finora unica in Italia, per la tutela della biodiversita': normativa con la quale saranno difese e valorizzate decine di habitat naturali e seminaturali, nonche' centinaia di specie animali e vegetali selvatiche, gli uni e le altre riconosciuti come "beni di rilevante interesse pubblico".
Normative comunitarie e regionali che, per la loro completa attuazione, avranno bisogno di ulteriori strumenti operativi: misure di conservazione, regolamenti, valutazioni di incidenza per cui il supporto conoscitivo del centro di Villa Demidoff potra' rivelarsi indispensabile.