Quali conseguenze dal Decreto Legge 334/99 relativo alla questione dei grandi rischi industriali (noto anche come "Seveso 2")?
Questo Decreto, uscito nel settembre '99, ha determinato infatti qualche situazione di difficoltà in relazione al rilascio di concessioni edilizie nelle zone che stanno attorno a stabilimenti ove si realizzino produzioni pericolose. E' il caso della Solvay di Rosignano.
Il nodo centrale del problema sta nell'enunciazione dell'Articolo 14 del D.L. 334, nel quale si parla di un regolamento da mettere a punto entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge.
All'interno di questo regolamento dovrebbero essere fissati i requisiti minimi di pianificazione territoriale con l'obiettivo di prevenire gli incidenti o limitarne le conseguenze ai nuovi insediamenti collocati "attorno" agli stabilimenti esistenti. Sempre nel Decreto 334 (al punto 5) si afferma però che sono fatte salve le concessioni edilizie già rilasciate prima dell'entrata in vigore del Decreto stesso.
"Dato che il concetto di attorno è del tutto vago e che il Comune di Rosignano dispone già di un Piano di Emergenza – ha spiegato il Sindaco – si è determinata una situazione di stallo nel rilascio delle concessioni edilizie".
In relazione alla cosiddetta "zona di danno" vi è dunque una sorta di sospensione delle decisioni da parte dell'Amministrazione Comunale. "D'altra parte – ha aggiunto Simoncini – sappiamo che la situazione all'interno dello stabilimento di Rosignano si è sostanzialmente modificata.
La società Solvay già un anno fa ha presentato una modifica del Piano di sicurezza nella quale si affermava che il massimo evento di danno ipotizzabile riguardava il rilascio di un quantitativo di cloro che va da 4000 a 428 Kg.
Ciò ha comportato una riduzione sostanziale, di oltre il 50 per cento, dei raggi di sicurezza. Per questo motivo nei giorni scorsi l'Amministrazione Comunale di Rosignano ha ritenuto necessario attivare un tavolo di confronto con l'ARPAT regionale e con i Vigili del Fuoco per definire un programma di lavoro che in tempi veramente brevi possa consentire la ripresa dell'attività autorizzativa con tutte le garanzie necessarie in relazione alla sicurezza". Il Sindaco in pratica ha chiesto ai Vigili del Fuoco e all'ARPAT di effettuare una verifica-stralcio del Piano di Sicurezza in relazione al cloro e alla nuova modifica presentata da Solvay, che dovrebbe avvenire entro il mese di gennaio.
Questa verifica (ai sensi dell'articolo 8 del Decreto in questione) potrà consentire al Comune di Rosignano di prendere decisioni senza dover attendere il regolamento nazionale.