Con la creazione di circa 14 mila posti di lavoro temporanei e di oltre 400 posti permanenti, senza contare l'indotto.
Sono queste le cifre dell'impegno per la messa in sicurezza del territorio portato avanti nel corso di questa legislatura regionale: cifre rese note dall'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo, al termine di una verifica compiuta dagli uffici regionali, e che danno la misura di una netta inversione di rotta rispetto a fasi precedenti.
"E' la prima volta - spiega infatti Del Lungo - che le risorse finalizzate alla prevenzione superano ampiamente quelle spese a posteriori, per intervenire su danni gia' verificatisi.
Anche dal punto di vista quantitativo, oltre 1.120 miliardi rappresentano una somma enormemente superiore rispetto alle poche decine di miliardi spesi nelle legislature precedenti". Un netto incremento che ha diverse spiegazioni. "In primo luogo - ricorda ancora l'assessore all'ambiente - l'attuale governo ha notevolmente aumento le risorse a disposizione per la difesa del suolo. In secondo luogo, in Toscana, grazie alla legge regionale 50/1994, si e' ormai innescato un meccanismo virtuoso che consente il cofinanziamento di interventi da parte di Regione ed enti locali.
Infine, ma non di minore importanza, va ricordato che per la prima volta i fondi per la protezione civile sono destinati anche a prevenire e ricostruire in sicurezza, non solo a riparare i danni prodotti dalle calamita'".
In questo modo e' stato possibile attivare in meno di cinque anni 1.123 miliardi, tra risorse gia' spese e risorse comunque disponibili, di fonte comunitaria, statale, regionale o degli enti locali. In particolare, 65 miliardi sono stati messi a disposizione per gli interventi previsti sulla base della legge 183/89 sulla difesa del suolo; 509 miliardi sono stati stanziati dalla protezione civile a seguito di vari eventi calamitosi (450 miliardi per la Versilia, 15 per la Lunigiana, 40 per Camaiore e Montemurlo, 4 per l'isola d'Elba), a cui si aggiungono 31 miliardi stanziati per il risanamento dei dissesti idrogeologici; 216 miliardi sono stati stanziati con i vari accordi di programma Stato-Regione, mentre 120 miliardi sono stati destinati a interventi di messa in sicurezza idraulica individuati con gli accordi di programma della legge regionale 50/1994 e 91 miliardi alle misure urgenti di prevenzione previste dal Decreto Sarno (180/98) e dalla sua legge di conversione (267/98).
A queste somme vanno aggiunti 5 miliardi stanziati per gli interventi di difesa del suolo in aree depresse (legge 641/96) e 151 miliardi assegnati alla Toscana con il decreto legge 132/99 per gli interventi nelle aree colpite dagli eventi alluvionali del settembre 1998 e del febbraio 1999.