E' questa una delle numerose modifiche apportate alla criticatissima legge regionale 16 del marzo scorso, che regola la raccolta e il commercio dei funghi, approvate dal Consiglio regionale. I ritocchi sono stati fatti per venire incontro alle richieste dei toscani avanzate in questi mesi. Possono fare a meno del tesserino anche i proprietari di boschi, anche se non residenti nel Comune, purchi' siano in possesso di una superficie di almeno cinque ettari e purche' consentano, sugli stessi fondi, il libero accesso anche agli altri raccoglitori.
E' stata poi introdotta l' autorizzazione personale semestrale, che costa 25 mila lire. Il meccanismo di rilascio del tesserino e' stato reso piu' semplice: adesso i raccoglitori possono limitarsi a fare un versamento postale e conservare la ricevuta, oppure ritirare il tesserino presso i bar e le edicole convenzionate con i Comuni.
L' eta' minima per il rilascio del tesserino e' stata abbassata a 14 anni. Ai ragazzi dai 14 ai 18 anni che frequenteranno un corso micologico, imparando dunque a conoscere e rispettare i funghi e il bosco, verra' concesso uno sconto del 50% sul costo del tesserino.
Infine per due specie di funghi, i ''prugnoli'' e i ''dormienti'', il diametro indicato per la raccolta passa da 3 a 2 centimetri.
Il consigliere regionale di An Claudio Riccardi ha osservato che questa legge, ''voluta a tutti i costi dalla maggioranza, e' stata licenziata dopo un travagliatissimo lavoro di commissione nonostante le osservazioni negative delle associazioni e delle comunita' montane e torna ora in consiglio dopo pochissimi mesi per modifiche che investono 13 articoli su 13''.