Si chiama Nimesulide, un farmaco dal nome poco conosciuto, ma se si dice Aulin, sono pochi a non averlo mai usato. Eppure sono la stessa cosa, la composizione e l'efficacia terapeutica sono identiche; solo il costo e' diverso, 10mila lire al pubblico per confezione di bustine il Nimesulide, 18800 lire l'Aulin. E' solo uno dei tanti esempi di farmaci generici, cioe' non coperti da brevetto industriale o dal certificato complementare di legge, che potrebbero degnamente fare da sostituti a specialita' assai piu' costose: fra gli altri il Piroxicam compresse (15300 lire) corrispondente al Feldene (21300 lire); Naproxene sodico compresse 550mg (13500 lire) corrispondente al Synflex (18400 lire); Lorazepam compresse 2,5mg (8500 lire) corrispondente al Tavor (12500 lire) o al Control (11100); Aciclovir crema 5% (23000 lire) corrispondente al Cycloviran crema (29100 lire) o Zovirax crema (30600 lire).
Secondo la normativa in vigore, questi prodotti devono risultare bioequivalenti rispetto alle specialita' medicinali autorizzate, avere la stessa composizione in principi attivi, la stessa forma farmaceutica e le stesse indicazioni terapeutiche; ma poi costano mediamente il 20 per cento in meno. Sul problema dei farmaci generici l'assessore al diritto alla salute Claudio Martini ha iniziato una riflessione con i direttori delle aziende sanitarie per individuare tutte quelle iniziative di informazione e sensibilizzazione al problema di medici, farmacisti e associazioni dei consumatori: se nel 1998 fossero sempre stati prescritti farmaci generici al posto delle specialita' medicinali corrispondenti, il risparmio a livello regionale sarebbe stato pari a 11 miliardi, cioe' l'1,5 per cento della spesa farmaceutica a carico del servizio sanitario, circa 800 miliardi.
Invece da una stima campione nelle farmacie convenzionate di sei Asl toscane (per un'incidenza di 530 miliardi sul conto farmaci), e' risultato che la prescrizione di farmaci generici e' assai modesta (405 milioni, lo 0,05 per cento del totale). Obiettivo e' il recupero di risorse da indirizzare al miglioramento dei servizi sanitari.
Intanto prendera' possesso del suo nuovo ufficio dal prossimo 1 dicembre il nuovo direttore della azienda sanitaria di Empoli, Alessandro Reggiani. Ieri pomeriggio ha siglato il contratto di incarico di fronte al presidente Vannino Chiti e all'assessore al diritto alla salute Claudio Martini.