E per oltre trecento aziende che hanno previsto investimenti per potenziare o innovare la propria attivita'.
Dopo una lunga serie di sollecitazioni e insistenze, la Commissione europea
ha infatti pienamente accolto la richiesta dell'assessore all'agricoltura
Moreno Periccioli: tutte le pratiche del Regolamento comunitario 950 gia'
autorizzate, ma rimaste inevase per esaurimento del budget previsto,
saranno completamente finanziate attraverso un anticipo dei fondi previsti
per il Piano di sviluppo rurale 2000-2006.
In virtu' di questa decisione saranno rapidamente disponibili i 63 miliardi di fondi necessari a finanziare tutte le domande di miglioramento aziendale (in tutto 35 miliardi) e di primo insediamento (28 miliardi). "E' la vittoria della perseveranza e del buonsenso - commenta Periccioli - Per mesi e mesi abbiamo insistito in tutti i modi per sostenere le nostre ragioni, incontrando un autentico muro nella burocrazia di Bruxelles. Ma alla fine siamo riusciti a scalfire il muro ottenendo un successo pieno: le nostre ragioni sono state infatti pienamente riconosciute nella decisione assunta dalla Ue".
"Ma questa - aggiunge
l'assessore - e' anche la vittoria dell'agricoltura toscana: perche' questi
fondi attiveranno una cospicua mole di investimenti, creeranno nuove
imprese, piu' lavoro e nuove prospettive per un settore che e' finalmente
tornato a crescere".
La vicenda del Regolamento 950 si apre nel 1997 con l'apertura dei bandi
per migliorare le aziende (le azioni previste riguardano investimenti per
qualificare e diversificare le produzioni, per tutelare l'ambiente, per
migliorare le condizioni di lavoro) e per sostenere i nuovi insediamenti di
imprenditori under 40.
Il successo e' straordinario tanto che nel luglio del 1998 il budget previsto e' gia' esaurito. Per questo non e' possibile finanziarie centinaia di domande di miglioramento aziendale e quasi mille domande di primo insediamento regolarmente autorizzate. L'assessore Periccioli si rivolge subito a Bruxelles chiedendo di poter anticipare i fondi previsti dal Piano di sviluppo rurale 2000-2006 in modo da rispondere positivamente a tutte le richieste. Ma nonostante le numerose sollecitazioni, la Commissione europea non risponde.
Nel settembre scorso, Periccioli si
rivolge direttamente al commissario Franz Fischler. "La Comunita' europea
- sostiene l'assessore - predica bene promuovendo politiche di sostegno
all'imprenditorialita' e di sostegno al ricambio generazionale, ma poi
'razzola' male perche' in quattordici mesi la sua burocrazia non riesce a
rispondere a quesiti elementari".
La forte pressione pero' alla fine e' vincente. La decisione della Ue e' nel
pieno solco di quanto richiesto dalla Regione.
Tutti i piani di miglioramento giacenti in graduatoria, per un totale di 35 miliardi di lire, potranno quindi essere finanziati con un solo vincolo, posto dalla Ue: i piani dovranno essere conformi alle nuove misure previste dal Piano di sviluppo rurale 2000-2006. I piani che non saranno conformi al Psr (tra i quali in maggioranza quelli per la realizzazione di vigneti in deroga) potranno comunque essere finanziati con altre risorse rese disponibili grazie al recupero dei tagli per il fondo di solidarieta' costituito in occasione del terremoto in Umbria e Marche.
Inoltre, con una sottomisura inserita nel Piano di sviluppo rurale, sara'
possibile recuperare le mille domande di richiesta di premio di primo
insediamento giacenti in graduatoria, per 28 miliardi di lire.