L' inceneritore, la cui costruzione e' al 70% del completamento e che dovrebbe entrare in funzione nel giugno del 2000, e' stato costruito sulla base di un accordo di project financing dalla Termomeccanica che lo dovrebbe gestire per 19 anni ed ha una capacita' di smaltimento di 110 mila tonnellate all' anno. Dovrebbe servire tutti i comuni della Versilia che da sempre si sono opposti all'impianto costruito su un sito dove gia' sorgeva un impianto di incenerimento dei rifiuti smantellato nel 1988, quello del Pollino.
Gli abitanti della Versilia contestano anche la capacita' di incenerimento dell' impianto che è stata calcolata sulla base di un 8% di raccolta differenziata che oggi nel solo comune di Pietrasanta, il piu' riciclone della Toscana ha raggiunto il 40%. I comuni della Versilia tenteranno ora un' accordo con la Regione e la Termomeccanica per convertire l'impianto in una centrale per la produzione dell' acqua calda e dell' energia elettrica alimentato a metano. E' favorevole a questa ipotesi l'assessore Claudio Del Lungo.
"La manifestazione promossa dalle forze politiche di maggioranza al Comune di Pietrasanta, Prc -Ds - Ppi, e dal comitato contro l' inceneritore del Pollino ha prodotto elementi di novità" afferma il capogruppo regionale di Prc, Roberto Pucci.