Nel primo semestre del 1999 l'incremento e' risultato del 2,5 per cento, rispetto alla media annuale del '98 che era attestata sullo 0,8 per cento. La Toscana risulta, nell'ultimo quinquennio, una regione fra le piu' dinamiche del centro nord: la quota delle donne occupate sul totale risulta fra le piu' elevate, seconda solo a quella dell'Emilia Romagna. Nel '98 la quota di donne occupate sul totale era del 39% in Toscana, il 41% in Emilia. Nel primo semestre '99 le donne occupate nella nostra regione, in termini assoluti erano 544.000 (il 40,7 % del totale) contro 830.000 occupati maschi.
Ma la Toscana vede anche un
numero elevato di donne occupate in lavori indipendenti (in Toscana il 33
% del totale degli occupati indipendenti e' rappresentato da donne, contro
il 29% in Italia) con una spiccata vocazione per l'imprenditoria campo nel
quale le donne portano elevati livelli di istruzione e competenze
profesisonali.
Questi alcuni dei dati presentati ieri a Siena da Gianna Claudia Giannelli
e Sergio Pacini con il Rapporto sull'occupazione femminile in Toscana e
emersi dalla Indagine sull'offerta di imprenditorialita' femminile in
Toscana e illustrate nel corso di un incontro promosso dalla Regione al
quale ha partecipato l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Paolo
Benesperi.
"Un quadro aggiornato della situazione - spiega l'assessore - e'
indispensabile per mettere a punto politiche del lavoro e azioni di supporto
a favore dell'occupazione e dell'imprenditoria femminile". Sara' questo
l'obiettivo della Conferenza regionale sull'occupazione femminile che -
come ha annunciato Benesperi - si svolgera' il prossimo 3 dicembre a
Firenze.
Dal rapporto emergono dati interessanti che fanno luce sulle tendenze del
mercato e sulle potenzialita' occupazionali della nostra regione.
Se la componente femminile e il settore dei servizi rapresentano il fulcro della ripresa, appare crescente l'importanza della flessibilita' e la mobilita' del lavoro nonche' l'incremento di lavori atipici: tutte forme che vedono la componente femminile in qualche modo protagonista. Per usare le parole degli esperti, si assiste a una "maggiore reattivita' del lavoro femminile agli impulsi positivi emergenti". Questo fenomeno si innesta in una tendenza tipica del mercato del lavoro femminile, dove da sempre sono diffusi i lavori irregolari e la sottoccupazione.
Si rilevano inoltre grossi
ostacoli nella fascia piu' elevata di professioni, a dispetto degli alti livelli
di istruzione e qualificazione professionale.
Sul fronte della disoccupazione resta elevato il divario fra tasso di
disoccupazione femminile (11,7%) e maschile (circa 7%). La Toscana
presenta tassi piu' elevati della media europea fra le giovanissime under
25, come pure per quel che riguarda la disoccupazione nella fascia
piu'elevata di istruzione: circa 7000 dei 9000 laureati in cerca di lavoro
sono donne; al crescente innalzamento del livello di istruzione non
corrisponde in misura sufficiente una domanda di lavoro dinamica.