Alla realizzazione sono destinati 4 miliardi. Gli interventi previsti
serviranno a conservare o ripristinare ambienti e immobili legati alle nuove
attivita' cui e' destinata la tenuta e agli interventi necessari ad evitare il
peggioramento delle condizioni di degrado di molti fabbricati da tempo
inutilizzati. San Rossore infatti si presenta come una realtà complessa,
dove esistono edifici per un totale di circa 50.000 metri quadrati le cui
condizioni non sono, ovviamente, ottimali. A questi si aggiungono circa 40
chilometri di strade che richiedono, per essere agibili, di una continua
opera di manutenzione.
I filoni di intervento sono tre: difesa della costa, sistemazione idraulica,
manutenzione straordinaria di immobili e strutture.
E' questo ultimo capitolo il più nutrito e comprende tutti gli interventi più urgenti, la cui progettazione e realizzazione sarà affidata al genio civile di Pisa. Fra le voci più consistenti, quelle per il recupero del complesso della Villa Il Gombo, per circa 950 milioni. Un altro degli interventi previsti riguarda il risanamento della facciata sud dell'edificio delle Cascine Nuove (370 milioni) e dei fabbricati La Punta e Circolo. Di grande importanza anche i i lavori previsti nell'area della Sterpaia (demolizione delle vecchie fosse liquami, delle stalle e delle concimaie e successiva sistemazione per un totale di 250 milioni)), destinata a diventare il polo di ricevimento per il pubblico.
Sul fronte dell'erosione della costa, uno dei problemi ambientali
più rilevanti di quest'area, si sta completando l'iter per l'intervento a
difesa del tratto più delicato, quello prospiciente l'area delle Lame. Un
incarico di progettazione (per 150 milioni) e' stato affidato per un
intervento analogo sulla restante porzione di costa. Di grande portata anche
l'intervento sulla rete idraulica di superficie, che necessita di un
complessivo riordino. A questo scopo e' stato affidato al Consorzio di
bonifica uno studio preliminare di dettaglio.
"I finanziamenti deliberati dalla giunta - commenta l'assessore
Ginanneschi - rispondono alle necessita' più urgenti di intervento.
Ma la Regione, al di la' delle emergenze, intende affrontare in modo organico i problemi della tenuta. In questo senso è stato avviato lo studio, di concerto con enti locali e Ente parco, di una nuova ipotesi di gestione della tenuta e c'e' l'impegno di arrivare, entro l'anno, a definire una nuova legge regionale in attuazione di quella nazionale, la 87 dell'aprile '99, che ha sancito il passaggio alla Regione della proprietà della tenuta" Proprio in base a tale legge, intanto, Š stato eletto circa un mese fa il Comitato di presidenza, organismo composto dal presidente della giunta regionale, che lo presiede, dal presidente dell'Ente parco, dal presidente della Provincia di Pisa, dai sindaci di Pisa e San Giuliano Terme, e da cinque rappresentanti - di cui due della minoranza e uno indicato dalle associazioni ambientaliste - eletti dal Consiglio regionale: Agostino Della Togna, Massimo Giovanni Messina, Alvaro Fiore, Michele Conti, Sem Petrucci ".