Su iniziativa dei consiglieri del PdCI Alessio Pancani e Massimo Marconcini il Consiglio provinciale, all'unanimità, ha approvato un ordine del giorno in base al quale la Giunta provinciale si adopererà in collaborazione con i Comuni per la predisposizione di un piano di interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Su proposta del gruppo di Rifondazione nel documento è stato anche inserito un appello perché le misure in favore dei disabili non siano sottoposte a tagli nella spesa pubblica.
Su richiesta del gruppo CCD è stata poi inserita la richiesta di una maggiore pubblicizzazione da parte della Provincia del suo numero verde sulle barriere architettoniche, già attivo nell'ambito di un'intesa con le associazioni dei disabili.
L'ordine del giorno parla delle barriere architettoniche come di un problema che col tempo invece di essere risolto è andato a peggiorare per la scarsa sensibilità degli organi di governo, sia a livello nazionale che regionale, provinciale e locale.
I problemi dell'handicap passano in secondo piano e vengono affrontati sono in occasioni straordinarie, come per il Giubileo, e chi è invalido deve affrontare oltre a quelli fisici danni morali.
Il documento fa comunque riferimento all'attività già sviluppata dalla Provincia, che ha dato vita ad un gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle associazioni che si occupano dei vari handicap, ha attivato un numero verde per segnalazioni e informazioni sulle barriere architettoniche, ha pubblicato sullo stesso argomento una guida per gli operatori dei Comuni ed ha programmato corsi di formazione professionale.
Il dibattito è stato introdotto da una relazione di Alessio Pancani, che è lui stesso un disabile, e si è rivolto al Consiglio chiedendo a tutti di "rimboccarsi le maniche" e cominciare a programmare interventi di concerto coi Comuni e di avviare contatti con i soggetti sociali interessati perché sia elaborato uno specifico piano in materia di trasporti pubblici. Pancani ha poi chiesto che siano aumentati i posti riservati ai veicoli dei disabili davanti a Palazzo Medici Riccardi e segnalato la necessità di rimuovere i cestoni per rifiuti recentemente collocati sui marciapiedi delle strade del centro di Firenze, che ostruiscono il passaggio alle carrozzine.
"Rifiuto ogni pietismo", ha detto Pancani, chiedendo di agire e di verificare i risultati fra sei mesi.
Di incuria delle pubbliche amministrazioni ha parlato Demetrio Donati, di FI: persino per fare la visita a Careggi per essere riconosciuti invalidi i disabili devono affrontare barriere architettoniche insuperabili.
Ci sono anche edifici pubblici di recente costruzione, ha detto Enrico Nistri di AN, che presentano barriere architettoniche.
C'è una sproporzione fra quello che viene fatto, ha affermato Piero Parotti di Rifondazione, e quello che resta da fare. Il patrimonio edilizio pubblico dovrebbe servire per aiutare e non per ostacolare le categorie deboli. Enti locali, Regione e Stato dovrebbero aprire nuove residenze sanitarie assistite, erogare più servizi.
Per Renato Romei, dei DS, che ha sottolineato l'impegno della Provincia per l'adeguamento degli edifici scolastici, serve uno sforzo notevole anche per informare ed educare (è necessaria una campagna nelle scuole), per far crescere una cultura dell'uguaglianza.
Un settore chiave è quello dei trasporti, ha rilevato per i Democratici Davide Filippelli, e bisogna considerare che oltre ai disabili vi è anche un numero crescente di anziani, molti dei quali non possono nelle attuali condizioni più uscire di casa.
E' opportuno agire al di là delle affermazioni teoriche, ha detto Francesco Campigli di FI, vi è l'esigenza di una maggiore concretezza da parte delle pubbliche amministrazioni.
Dopo aver ricordato le attività della Provincia nella passata legislatura l'assessore alle politiche sociali, Mirna Migliorini, oltre ad affermare l'esigenza di un controllo sulle realizzazioni dei nuovi edifici, si è soffermata sulla questione essenziale dell'inserimento dei disabili nella scuola e nel lavoro, per una vera eguaglianza.
Il rispetto dell'handicap deve essere culturalmente acquisito, diventare un dato del nostro vivere quotidiano.
Per l'altro presentatore dell'ordine del giorno, Massimo Marconcini (PdCI), il nodo è il lavoro, che consente ai disabili un riscatto e svolge una funzione efficace dal punto di vista terapeutico. No ai ghetti, sì alle politiche di inserimento lavorativo.
Sarebbe un errore a giudizio di Alessandro Giorgetti, di AN, pretendere di risolvere insieme il problema delle barriere architettoniche e quello della messa a norma degli edifici, perché i tempi diventerebbero lunghissimi.
Sulle prime, là dove le opere sono realizzabili bisogna impegnare subito le risorse disponibili.
E' tutta la filosofia dei piani regolatori delle nostre città che va rivista, ha detto Gloria Campi (DS). Ora l'handicappato si trova in città nemiche, che rispecchiano modelli di vita basati sulla competizione e premiano i vincenti.
Dica subito la Giunta se è disponibile a stanziare nel prossimo bilancio alcune centinaia di milioni, ha chiesto Alessandro Corsinovi (CCD), che ha anche denunciato come una vergogna che per le compagnie assicurative e per i tribunali chi ha un handicap valga meno di chi non lo ha.
Devono essere applicate le leggi esistenti, i problemi dei disabili devono trovare riconoscimento nei patti territoriali e non devono esserci tagli nella spesa pubblica, ha sostenuto il capogruppo di Rifondazione Eugenio D'Amico. Nello stesso senso sempre per Rifondazione Sandro Targetti ha proposto l'emendamento, poi accolto, contro riduzioni nella prossima finanziaria dei fondi per l'handicap.
Guido Sensi, di AN, ha invitato la Giunta a presentare subito progetti veri ed a finanziarli sul bilancio del 2000.
Fabio Filippini, di FI, ha posto il problema degli incentivi per i commercianti perché possano rendere accessibili i loro negozi e per le aziende che assumono dei disabili.
L'incuria delle pubbliche amministrazioni è lo specchio di quella dei singoli cittadini, ha accusato Sergio Gatteschi, dei Verdi. Ci sono comportamenti collettivi terrificanti, come quelli di chi invade con auto e motorini i marciapiedi, blocca tutti i passaggi, attraversa col rosso ecc.
Paolo Marcheschi e Carlo Bevilacqua (FI) hanno rilevato una contraddizione fra l'apprezzamento dell'operato della Provincia nella passata legislatura inserito nell'ordine del giorno e la denuncia dell'insensibilità delle pubbliche amministrazioni a tutti i livelli.
Per il capogruppo dei DS, Tiziano Lepri, compito della Provincia è migliorarsi nel suo ruolo di punto di riferimento per tutti i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio.
Il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, ha infine comunicato che sono già stati richiesti nuovi posti per disabili davanti a Palazzo Medici Riccardi; ha ricordato che quest'ultimo è stato il primo palazzo storico d'Italia nel quale sono state abbattute le barriere architettoniche; ha rimarcato come la sua amministrazione non casualmente abbia unificato in un unico assessorato le competenze su lavoro e politiche sociali.