Zeman, l’allenatore che con le sue affermazioni sul doping ha sconvolto nell’estate 1998 il calcio e lo sport italiano( Pescante allora presidente del Coni si dimise), ha pagato un prezzo altissimo e ora per continuare a praticare la sua professione è "emigrato" in Turchia. Perché, inutile negarlo, la vicenda dei farmaci non consentiti, soprattutto nel mondo della palla rotonda italiana, è un argomento da non toccare e soprattutto da non scoprire per niente. Ma noi di Nove, nella nostra pagina sportiva, non possiamo tacere, ecco perché rendiamo noto una vicenda che potrebbe aprire un altro gravissimo fronte-doping nel nostro calcio.
Alcuni anni fa l’ex grande giocatore dell’Inter, Sandro Mazzola, ha scritto un libro sulla sua vita calcistica, e in alcune pagine, forse involontariamente, ha reso noto che fin dal 1987 in tutte le società si usavano medicine particolari in modo lecito e qualche volta si andava anche oltre, aggiungendo poi che sotto controllo medico tali sostanze erano necessarie per arrivare al match in condizioni "ottimali". Dichiarazioni gravissime che ora gli organi competenti dovrebbero assolutamente verificare, chiedendo immediatamente spiegazioni all’autore del libro, ovvero a Sandro Mazzola.