E' in arrivo da Basilea, dove proprio in questi giorni sta dirigendo l'opera wagneriana, Julia Jones, inglese, dalla scorsa Stagione Direttore Principale del Teatro svizzero, che sostituirà dunque sul podio Giuseppe Sinopoli, improvvisamente indisponibile. Giovane - under 40 -, ma dall'intenso curriculum e repertorio ( oltre a "Lohengrin" a Basilea ha già diretto nuove produzioni di "Un ballo in maschera" e "Otello" di Verdi, "Rosenkavalier" di Strauss, "Il ratto dal serraglio" di Mozart, con cui é stata applaudita anche a Washington; e ancora "Sogno di una notte di mezza estate" a Strasburgo, "Così fan tutte" e "Hyppolytus e Aricia" di Rameau a Darmstadt), la Jones é al suo debutto in Italia, e si trova probabilmente ad essere la prima donna a dirigere Wagner nel nostro Paese.
La Jones inizierà le prove musicali già da domani, martedì 19 ottobre, mentre fervono da tempo quelle di regia, per questo importante e nuovo allestimento firmato da Margherita Palli e Vera Marzot per scene e costumi ( le luci sono di Guido Levi). "Lohengrin", il titolo wagneriano più rappresentato nel mondo, mancava a Firenze - che pure fu la seconda città italiana ad ascoltarlo nel 1871, pochi giorni dopo la "prima" bolognese - da quasi trent'anni: l'ultima esecuzione, infatti, e in italiano, risale al lontano 1971; questa volta sarà naturalmente in lingua originale, ma come di consueto, gli spettatori potranno avvalersi degli ormai irrinunciabili sopratitoli.