Vince il Livorno a Pisa per 2-1, conquista, insieme al Cittadella, la testa della classifica del girone A della serie C1, ma i suoi tifosi al seguito, circa tremila( duemila senza biglietto), si macchiano di gravi atti di teppismo prima, durante e dopo la gara. Purtroppo una società come quella labronica, capitanata dal presidente Aldo Spinelli e che vuole a tutti i costi la serie B, dovrebbe cercare di avere anche una tifoseria all’altezza. Quello che hanno compiuto, domenica 26 settembre, molti delinquenti livornesi nella città di Pisa ha fatto passare in secondo piano il successo degli amaranto, affermazione nel derby maturata al termine di un’emozionante partita.
Purtroppo l’emozione più forte l’hanno subita molti passanti pisani che per caso si trovavano per strada mentre arrivava il corteo livornese. Fuggi fuggi generale, vetrine e insegne di negozi distrutte, macchine, motorini e biciclette danneggiate, vetri e citofoni di abitazioni colpiti, fioriere rovinate. Poi dentro lo stadio lancio di petardi, divelte le sedie della curva sud( sono i posti riservati alla tifoseria ospite) e tentativo di scontro contro i tifosi del Pisa. Il tutto senza che le forze dell’ordine, 500 uomini tra polizia, carabinieri e vigili urbani( davvero pochi per una partita molto "difficile"), riuscissero a controllare in maniera decente la situazione.
I danni ammonterebbero intorno alle centinaia di milioni. Una giornata dunque assurda, piena di atti delinquenziali, da non dimenticare però e che serva, sperano a Pisa, da monito a chi è preposto alla sicurezza, soprattutto perché prepari meglio altre domeniche cosiddette "a rischio".