Il 62° Premio nazionale Allevamento, organizzato dall'Enci, dall'Unire e dal Comitato Manifestazioni Ippiche provinciale, oggi è alla sua seconda giornata. In calendario la prima prova di attitudine (dalle 9 alle 14), ieri interrotta per il maltempo, la prova di modello sella italiano (sono le prove in cui si articola il Circuito classico) e la prima parte del Premio nazionale di avviamento al dressage (dalle 15). Oltre al Circuito classico la manifestazione, attualmente in corso alla Fattoria La Principina, comprende il Circuito allevatoriale, le cui prove inizieranno domani e il Campionato degli stalloni italiani di scena domenica, ultimo giorno del Premio nazionale allevamento, a cui possono partecipare solo cavalle non gravide e cavalli di produzione selezionata o assimilata (figli degli stalloni di cui alla delibera Enci 268/98), "classe 1995".
Al Premio Modello, che si articola in due sezioni, partecipano solo quei soggetti che nella prova di modello dei Premi regionali ed interregionali riservati ai puledri selezionati nati nel '95, abbiano conseguito un punteggio minimo di 76/100. Tutti i cavalli saranno presentati a mano senza sella ed esaminati da una giuria composta da un presidente e da due componenti. Al Premio Attitudine partecipano solo i cavalli che hanno ottenuto almeno quattro risultati qualificanti nelle categorie esordienti, di cui almeno due conseguiti nel periodo compreso dal 1 giugno al 15 settembre.
La prova si articolerà su tre diversi percorsi ad ostacoli.
Il Premio di avviamento al dressage è riservato a cavalli che abbiano effettuato almeno due prove al rettangolo nel Circuito classico allevatoriale di salto a ostacoli o nel Circuito classico di dressage con almeno il 50 per cento dei punti positivi ottenibili. L'ammontare del premio è 12 milioni.
Domani il programma della manifestazione proseguirà con la seconda prova di attitudine e la prova di modello anglo - arabo per il Circuito classico, si concluderà il Premio di avviamento al dressage, a cui sono iscritti 47 soggetti e inizierà la prova di modello per il circuito allevatoriale.
Come previsto dal regolamento Fise nel corso della manifestazione potranno essere effettuati esami antidoping; per i soggetti sottoposti a questo controllo sarà sospesa l'erogazione dei contributi fino all'esito finale degli analisi.
Il Premio era stato presentato ieri a Palazzo Aldobrandeschi di Grosseto.
Il primo a prendere la parola è stato il presidente Maurizio Chielli: "La prima novità di quest'anno, nell'organizzazione di questo Premio, è la trasformazione del Comitato Manifestazioni Ippiche in associazione voluta dai tre enti pubblici che ne fanno parte, Amministrazione provinciale, Camera di Commercio e Comune di Grosseto.
Questo fatto è la palese manifestazione di voler costruire uno strumento che si rivolgerà all'intero universo del cavallo, individuando azioni e partecipando ad iniziative affinché la politica del cavallo si consolidi e faccia un salto in avanti. Nonostante le difficoltà di bilancio, grazie allo sforzo e alla determinazione di tutti i soggetti che compongono il Comitato, siamo riusciti in poco tempo ad ospitare ed organizzare un evento come il 62° Premio nazionale Allevamento, che è la manifestazione più importante nel mondo ippico italiano.
Ringraziando l'Enci per averci scelto voglio, comunque, precisare che non è stato a caso, ma grazie proprio alle risposte tecniche ed organizzative che siamo riusciti ad offrire".
Dopo questa breve presentazione ha preso la parola il direttore generale dell'Enci Claudio Lorenzini: "Questo Premio è riservato ai cavalli iscritti al Libro genealogico del cavallo da sella italiano, di produzione selezionata, nati nel 1995. L'Ente che rappresento lo organizza al fine di incentivare la produzione, la preparazione e la commercializzazione dei giovani cavalli da sella di quattro anni.
A Grosseto sono arrivati i migliori animali del '95, gli iscritti sono circa 500, e il monte premi complessivo ammonta a 880 milioni. Voglio ringraziare l'Amministrazione provinciale, il Comune di Grosseto e la Camera di Commercio per averci consentito di realizzare in Maremma questa manifestazione, anche se voglio precisare che è stato ed è nostro interesse rimanere sia per dare una continuità storica a questo evento, sia per l'ottima posizione logistica, sia perché l'Enci sta lavorando a tutta una serie di iniziative con la Provincia di Grosseto e con la Regione Toscana.
Per fare un esempio, dopo vent'anni, siamo finalmente riusciti a fare il Performance Test ed è stato possibile proprio grazie alla struttura messa a disposizione dal Centro veterinario militare di Grosseto. In tutti gli stati europei c'è un 'motore centrale' per l'allevamento del cavallo. In Italia deve ancora nascere questa struttura di riferimento e saremo felici se la Maremma contribuisse alla sua realizzazione ospitandola".
"Mi piace sottolineare che il Comitato Manifestazioni Ippiche è un'eredità della Camera di Commercio che nel 1980 lo costituì con l'Enci e l'Unire.
Voglio, inoltre, aggiungere che la sua trasformazione in associazione è il primo passo verso la nascita di una società consortile che ci consentirà di raccogliere tutte le istanze del mondo del cavallo -è intervenuto il presidente della Camera di Commercio Mario Gennari- Tornando al 62°Premio nazionale Allevamento credo che rappresenti per il nostro territorio, oltre che per l'Italia, un momento molto importante perché consente di far conoscere la realtà del cavallo maremmano, che in questo periodo sta attraversando una fase critica.
Infine, il fatto che ad organizzare questa manifestazione siano stati tre enti pubblici non ha influito né sul prestigio dell'evento, né tanto meno sulla sua qualità. Semmai c'è da dire che la burocrazia ha reso più difficile la sua organizzazione, ma è anche vero che siamo riusciti ad ottenere buoni risultati con meno risorse a disposizione".
"Il Comune di Grosseto dà una grande importanza al ruolo del Comitato Manifestazioni Ippiche dal momento che gli eventi che organizza rappresentano un vanto e un lustro per il nostro territorio -ha detto l'assessore Maria Pia Mancini- Inoltre hanno anche un importante ritorno economico sia perché rappresentano un momento di promozione per i nostri allevamenti, sia perché portano in Maremma per alcuni giorni numerose persone".
"La trasformazione del Comitato in associazione ci permetterà di partecipare a numerose altre iniziative del mondo ippico -ha spiegato il vice presidente Alessandro Pacciani- E', per esempio, nostra intenzione prendere parte al Polo eccellenza del cavallo che la Regione Toscana sta predisponendo con i fondi comunitari.
Lavoreremo, inoltre, per dare a queste manifestazioni una continuità sul nostro territorio così da poter predisporre una programmazione a lunga scadenza e da poter operare con maggior tranquillità. Grosseto ospiterà anche il Circuito eccellenza finale nazionale della Fise, ma la condizione è stata che questo evento si ripeta per i prossimi cinque anni. Abbiamo, poi, in cantiere anche altre iniziative legate al mondo ippico come la realizzazione, da parte della Provincia, delle ippovie. Non solo, oltre ovviamente ad offrire un supporto agli allevatori della nostra zona, stiamo per gemellarci con la Camargue e, non a caso, l'elemento che ci unisce con quella regione è proprio il cavallo.
Infine abbiamo deciso di posticipare al prossimo anno il Premio internazionale Amico del Cavallo, così da realizzarlo in concomitanza con l'anno 2000 e il Giubileo. Concludo ringraziando l'Enci che ha creduto in noi".
La parola è poi passata a Anna Maria Focacci, membro della Giunta della Camera di Commercio: "Voglio sottolineare quanto l'Ente che rappresento si è adoperato per la realizzazione di questa e di altre manifestazioni ippiche. Tutto ciò nella convinzione che l'immagine del cavallo e la realtà produttiv a del nostro territorio sono fortemente collegati.
Non è un caso, per esempio, che l'equitazione sia una delle attività offerte dalla stragrande maggioranza delle aziende agrituristiche della Maremma".
"Il 62° Premio nazionale Allevamento ha un'importanza strategica per il nostro territorio e per la nostra gente -è intervenuto Silvano Lorenzet- Il cavallo, infatti, è il simbolo della Maremma e il fatto che il sindaco Alessandro Antichi abbia creato proprio una delega specifica è un segnale forte verso gli allevatori e il mondo ippico.
Sta a dimostrare che l'Amministrazione comunale è disponibile a partecipare a qualsiasi iniziativa che serva a valorizzare e promuovere questa realtà. E', per esempio, nostra intenzione creare un collegamento in diligenza tra il centro cittadino e la foce dell'Ombrone".