Vi hanno partecipato per le istituzioni, oltre a Ventura, l'assessore provinciale Mario Lastrucci, il vicesindaco di Barberino, Albero Lotti, e il commissario straordinario della comunita' montana Mugello-Val di Sieve, Giuseppe Notaro.
"L'accordo -spiega l'assessore regionale alle attività produttive, Michele Ventura- prevede come punto qualificante l'impegno dell'azienda a rimanere in Mugello e a sviluppare in questo territorio le sue attività. Inoltre e' stato possibile definire un chiaro percorso di ricollocazione degli esuberi che andranno in cassa integrazione in seguito alla riorganizzazione aziendale e l'istituzione di un tavolo di monitoraggio in sede locale che accompagni questo stesso percorso.
La Regione, da parte sua, si e' impegnata a contribuire alla ricollocazione con un programma di formazione professionale. Adesso si apre una nuova fase, in cui le istituzioni locali saranno chiamate a seguire l'attuazione degli accordi e a valutare attentamente il progetto di centro di sviluppo commerciale, un progetto che potrà far nascere nuovi posti di lavoro nel Mugello, recuperando in gran parte quelli perduti con il piano di riorganizzazione della Rifle".
Incertezza invece tra i lavoratori del Nuovo Pignone di Firenze e i sindacati chiedono di "riaprire un tavolo presso il
Ministero dell'industria e del lavoro per discutere sulle prospettive del gruppo Nuovo Pignone e dell'indotto a causa dell'incapacità dell'azienda a fornire una stabilità organizzativa per poter affrontare le sfide del mercato".