Negli ultimi 20 anni il settore del marmo ha conosciuto, a livello mondiale, una rivolulzione:da poco più di 25 paesi significativi ad oltre 35 produttori, mentre la produzione mondiale è passata da 22 a 55 milioni di tonnellate. Il numero dei paesi produttori, quello dei materiali estratti ed utilizzati e, soprattutto le quantità di marmi e graniti, scavate e commercializzate, si sono dilatate in misura impensabile.
Se ne parla Venerdì 28 maggio a Carrara in un convegno organizzato in occasione della Fiera Internazionale Marmi, Macchine e Servizi.
Esponenziale è la crescita della velocità di taglio, e dunque delle potenzialità di trasformazione, aumentate in maniera incredibile con l'applicazione del filo diamantato che, rispetto al tradizionale filo elicoidale, ha prestazioni incredibilmente più elevate.
Alla base di questa rapidissima evoluzione del comparto si collocano dunque alcuni fattori concomitanti, che hanno favorito la crescita esponenziale del lapideo inteso come industria dei marmi e dei graniti: le macchine per estrazione., trasformazione e finitura.
Il processo di ampliamento del settore e dei suoi mercati, in alcuni momenti addirittura tumultuoso, e comunque ancora in atto, ha portato all'individuazione e valorizzazione di nuovi materiali in tutto il mondo e, per supportare la richiesta di prodotto finito di alto livello, così come richiesto dagli standard di un'edilizia sempre più evoluta e sofisticata, ha reso indispensabile la realizzazione di macchine adeguate alle necessità di progettisti che, scegliendo il marmo ed i graniti, esigevano standard qualitativi adeguati alle tipologie d'impiego.
La ricerca tecnologica e l'adeguamento delle macchine e degli impianti necessari alla prima trasformazione ed alla finitura ha avuto un'evoluzione rapidissima e, per molti aspetti, non ancora del tutto completata.
Sono ampi i margini di miglioramento della resa delle macchine e conseguentemente, le possibilità di contrazione dei costi di produzione oltre che dell'ampliamento delle possibilità d'impiego.
Per questi motivi, ed al compimento di un ventennio di attività, L'Internazionale Marmi e Macchine Carrara ha voluto organizzare un convegno attraverso il quale esaminare il processo d'evoluzione della tecnologia che ha avuto, ed ha, nel distretto apuo-versiliese aziende d'avanguardia nella costruzione di macchine e strumenti oltre che nella realizzazione di complessi sistemi di lavorazione.
Il convegno, che avrà come titolo Innovazione tecnologica e settore lapideo: 20 anni di storia, avrà luogo, alle ore 10 nella sala convegni della marmoteca. Il programma dei lavori prevede un'illustrazione delle variazioni del quadro produttivo e di mercato da parte di Silvana Napoli cui seguirà un intervento di Enrico Paoli con cenni preliminari sull'innovazione tecnologica nel settore. Il gruppo di lavoro appositamente costituito per studiare questo specifico aspetto dell'evoluzione di settore definirà, attraverso gli interventi di Paola Blasi e di Gustavo Damiani, la storia delle modificazioni del processo produttivo negli ultimi venti anni, sia nel campo dell'escavazione sia in quello della trasformazione.
Saranno trattati anche gli effetti conseguenti all'introduzione delle innovazioni e le conseguenze positive intervenute, che possono anche essere ritenute motivi validi del mutamento del panorama economico realizzato nel ventennio preso in esame. Il panorama mondiale di settore e le tendenze dell'economia rigorosamente descritte faranno emergere lo scenario di fondo in cui i processi si sono svolti e le modalità in cui le necessità teoriche del progresso tecnologico si sono sostanziate. Un breve accenno di carattere economico aziendale ad alcuni concetti di base come innovazione di processo e di prodotto, invenzione e innovazione, assieme alle riflessioni sulla diffusione dell'innovazione tecnologica, saranno un utile supporto per spunti di un dibattito a questo punto davvero utile che proseguirà anche nei prossimi mesi.
Il convegno, oltre ai relatori già citati, vedrà la partecipazione di Ivano Spalanzani e Francesco Perfetti, rispettivamente Presidente e Vicepresidente ACIMM. Dalla testimonianza di due imprenditori che rappresentano la maggiore associazione di costruttori di macchine per il marmo, oltre che direttamente coinvolti, dal punto di vista personale ed aziendale, nella ricerca tecnologica e nella realizzazione di macchine e sistemi per la trasformazione del marmo, sarà possibile avere testimonianze dirette e spunti di riflessione per un dibattito fra esperti che sarà coordinato da Franco Nicolai, del consiglio d'amministrazione dell'IMM.