La nuova legge regionale che regolerà l' attività commerciale in Toscana è stata esaminata oggi dal Consiglio regionale. Recepisce il decreto Bersani che ha liberalizzato l'apertura dei negozi ed introdotto la flessibilità negli orari d'apertura. Con la nuova legge regionale i limiti massimi saranno di 15 mila mq. per i centri commerciali e di 12 mila per gli ipermercati, e potranno sorgere solo nei comuni con piu' di 50 mila abitanti. Le autorizzazioni per strutture superiori a queste dimensioni sono bloccate fino al 30 giugno del 2001.
La legge inserisce tuttavia un criterio di flessibilità, consentendo la nascita di una struttura di grande distribuzione anche in un comune con 3.000 abitanti, ma solo nel caso in cui questa scelta sia condivisa, all' unanimità, da tutti i Comuni limtrofi. La superficie dei piccoli negozi e' fissata in 150 mq. nei comuni con meno di 10 mila abitanti e fino a 250 in quelli con popolazione superiore. Le medie strutture di vendita potranno avere una superficie massima variabile da 1.500 a 2.500, a seconda che il numero di abitanti del Comune sia inferiore o superiore a 10 mila. Per salvaguardare i piccoli esercizi commerciali la legge regionale introduce un indice di equilibrio: un parametro risultante dal rapporto tra grande e piccola distribuzione.
Se in una determinata area l'indice mostrerà che la presenza del piccolo commercio è penalizzata non saranno date autorizzazioni all' insediamento di medie e grandi strutture di distribuzione. Per incentivarne la presenza, soprattutto nelle zone montane ed agricole, i piccoli negozi potranno vendere piu' genere merceologici e diventare centri di aggregazione di servizi (telefono pubblico ecc.) e nelle zone dove il piccolo commercio risulta in crisi saranno promossi interventi di formazione ed informazione rivolti agli esercenti da parte dei Cat, cioè dei centri di assistenza territoriale, organismi su base provinciale delle associazioni commercianti sostenuti dalla Regione. Fatto importante: Regione Toscana prevede finanziamenti per complessivi 10 miliardi per la ristrutturazione dei piccoli negozi a patto che questi aderiscano all' iniziativa ''Vetrina Toscana'', vendendo e promuovendo prodotti artigiani ed enogastronomici regionali. Nel corso dell'esame della legge i consiglieri di Alleanza Nazionale hanno abbandonato l' aula per protesta.
I progetti legislativi sono stati consegnati ai consiglieri di minoranza solo ieri sera alle 19:00 e questa mattina alle 11:00, quando l' esame era già all' ordine del giorno, mentre secondo regolamento avrebbero dovuto esser consegnati venerdì scorso. Da qui la protesta. "Non partecipiamo alla farsa -ha dichiarato il capogruppo Maurizio Bianconi- siano arrivati al punto che su provvedimenti fondamentali per la collettività toscana è negata, di fatto, la possibilità di controllo da parte dell'opposizione, per questo abbiamo deciso di abbandonare l' aula.
Avevamo chiesto un consiglio straordinario sull'argomento che ci e' stato negato, avevamo quindi chiesto che l' esame della legge slittasse al 6 maggio per dare alle minoranze il tempo di documentarsi e ci e' stato negato anche questo in nome di una fretta da primi della classe, cioè per arrivare primi a recepire la legge Bersani a spese del contenuto della legge che, come sempre, premia la grande distribuzione e penalizza i piccoli esercizi".