Il 3 febbraio la Commissione ha pubblicato un progetto sulle linee direttrici dei programmi strutturali del periodo 2000-2006 (per i nuovi obiettivi 1, 2 e 3) e sul loro coordinamento con il Fondo di Coesione. Lo scopo di questo documento di lavoro è di presentare alle autorità nazionali e regionali le priorità che emergono sia dall'esame delle esperienze compiute, sia dalle attuali politiche comunitarie collegate agli interventi strutturali.
In generale, la Commissione sottolinea l'esigenza di intensificare a tutti i livelli la collaborazione con le autorità regionali e locali, con gli operatori socioeconomici e con gli altri organismi competenti.
Essa auspica inoltre, per quanto riguarda le strategie di programmazione, lo sviluppo di azioni integrate. La parità di opportunità e lo sviluppo sostenibile sono presentati come principi da applicare in modo orizzontale.
Migliorare la competitività delle regioni.
Secondo la Commissione, l'aumento della competitività è una condizione indispensabile dello sviluppo economico regionale.
Occorrerà dunque fare in modo che le imprese possano esercitare la loro attività in un ambiente favorevole all'ottimizzazione delle rese e dell'occupazione, migliorando la qualità delle infrastrutture (trasporti, energia e telecomunicazioni), dell'ambiente naturale, della ricerca e dello sviluppo.
Le imprese, soprattutto le PMI, dovranno inoltre beneficiare di aiuti diretti e di servizi di assistenza. Il sostegno potrà essere fornito mediante aiuti in capitale, ma anche ricorrendo a fonti di finanziamento alternative, quali i capitali d'investimento o i prestiti.
Il turismo, la cultura, l'ambiente e l'economia sociale sono tra i fattori considerati dalla Commissione più promettenti per lo sviluppo regionale e la creazione di posti di lavoro.
Occupazione e sviluppo delle risorse umane.
Un altro obiettivo generale consiste nella prevenzione della disoccupazione e nella lotta contro di essa, nonché nello sviluppo delle risorse umane.
Il quadro di riferimento delle misure finanziate dall'Unione europea sarà costituito dai piani d'azione nazionali per l'occupazione, previsti dalla nuova strategia europea per l'occupazione (trattato di Amsterdam), le cui priorità generali sono la capacità di inserimento professionale e di adattamento, lo
spirito imprenditoriale e la parità di opportunità tra uomo e donna. Saranno sostenute soprattutto le misure volte a promuovere strategie attive sul mercato dell'occupazione, ad agevolare l'accesso a tale mercato ed a favorire la formazione professionale, l'istruzione permanente e i servizi per l'occupazione.
Lo sviluppo delle zone urbane e rurali.
La Commissione sottolinea l'importanza di uno sviluppo equilibrato e complementare delle zone urbane e rurali, che tenga conto comunque delle rispettive specificità.
A livello urbano, si dovrà porre l'accento soprattutto sul ruolo impulsivo delle città nella crescita delle regioni,
sull'integrazione sociale, sul miglioramento dell'ambiente e della qualità della vita, nonché sui sistemi per una gestione efficace a livello urbano e locale.
In ambiente rurale, gli obiettivi principali sono costituiti dal potenziamento del settore agricolo, dal miglioramento della competitività e dalla conservazione dell'ambiente e del patrimonio rurale europeo.
Nelle zone dipendenti dalla pesca, un'attenzione particolare sarà accordata alla razionalizzazione dei metodi di produzione e alle misure collettive in grado di apportare benefici a tutto il settore.