Qual e' il rapporto tra la citta' e la struttura penitenziaria? Come stanno cambiando in Italia, ma anche nel resto dell'Europa, la
concezione del carcere e, piu' in generale, della pena? Sono solo alcuni dei temi che sono stati affrontati presso la sede della
Fondazione Michelucci, in un incontro, organizzato assieme alla Regione Toscana, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il
sottosegretario alla giustizia, Franco Corleone, il direttore generale dell'amministrazione penitenziaria, Alessandro Margara,
l'assessore regionale alle poliche sociali, Simone Siliani.
L'iniziativa e' stata organizzata in occasione della presentazione del nuovo numero della rivista "La nuova citta'", che, a
distanza di sedici anni dal fascicolo che Michelucci volle dedicare al rapporto tra carcere e citta', torna sull'argomento con un
numero doppio, dedicato a Mario Gozzini, a testimonianza di un impegno storico della Fondazione.
Numerosi i contributi
pubblicati in due ampie sezioni, che disegnano quella che l'introduzione della rivista definisce "uno scenario inquietante", e
che il sottosegretario Corleone ritiene "un arretramento dell'Europa sulla linea degli Stati Uniti per quel che riguarda le
concezioni del carcere e della pena".
Oggetto del confronto anche diversi temi che investono direttamente la Toscana: il futuro di Pianosa dopo la dismissione del
carcere, lo stato dell'architettura carceraria nella nostra regione, l'iniziativa dell'"osservatorio" sull'edilizia carceraria che la
Regione Toscana ha avviato assieme alla Fondazione Michelucci.
"La Toscana - ha spiegato a questo proposito Siliani - e' la regione italiana a piu' alta intensità carceraria, con ben 18 istituti di pena di tutte le tipologie. Attraverso l'osservatorio siamo in grado di registrare tutti i mutamenti di questa realta' cosi' amplia e complessa". L'assessore ha anche preannunciato l'avvio della revisione del protocollo di intesa tra Regione e ministero di Grazia e Giustizia.