"Semplificazione: basta nuove regole, le leggi adesso ci sono e il problema è di attuarle. Non basta prevedere occorre provvedere", queste le parole con le quali l'Assessore Carli ha iniziato il suo intervento questa mattina per il Convegno "Semplificazione, trasparenza nella pubblica amministrazione e i diritti del cittadino". Carli ha sottolineato che "la migliore qualità dei servizi presuppone procedure semplificate al massimo: ne consegue che la semplificazione è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per la efficienza degli uffici pubblici.
Semplificare vuol dire anche togliere lacci e lacciuoli, cioè togliere limiti all'attività dei privati o delle imprese non più giustificati da attuali ragioni di interesse pubblico. Negli anni trenta, per esempio, si è ritenuto necessario subordinare il mestiere di portiere alla iscrizione ad un albo, prima tenuto dalla Questura e ora dal Comune: il procedimento di iscrizione all'albo non va semplificato, va solo soppresso". "Semplificare - ha proseguito Carli - vuol dire anche riordinare le regole esistenti: oggi le regole sono troppe e confuse e, nelle incertezze, i deboli si perdono mentre i forti possono facilmente trovare le strade e le interpretazioni a loro utili, giustificando l'idea che le leggi si applicano ai nemici e si interpretano per gli amici.
Semplificare, quindi, si deve: per il buon funzionamento degli uffici, per migliorare la qualità della vita, per realizzare una democrazia più avanzata".