Il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Bartolozzi ha accusato la Regione Toscana di non aiutare le vittime dell'usura dalle pagine del Giornale della Toscana di ieri.
"Su un tema cosi' delicato il consigliere Bartolozzi -risponde l'assessore regionale Cazzola- avrebbe fatto bene a informarsi prima di affidare alla stampa esternazioni che creano confusione e sconcerto e che rischiano di aggravare la situazione gia' difficile e dolorosa di chi è costretto a fare i conti con il problema dell'usura.
Non era difficile, bastava chiedere all'interno del suo stesso gruppo, dal momento che il vicepresidente del Consiglio Regionale, Denis Verdini, di Forza Italia, non solo ha condiviso l'azione portata avanti in questa materia dalla Regione, ma ha anche presenziato in rappresentanza del Consiglio Regionale alla sigla della piu' recente convenzione in tema di prevenzione dell'usura. Ma visto che la confusione ormai e' stata fatta credo opportuno ricostruire per i lettori de "Il Giornale" la verità dei fatti.
I fondi utilizzati, al momento sono fondi statali e fondi di privati, per l'esattezza di due banche. Quelli statali sono stanziati dalla L. 108 del 1996 e previsti dall'articolo 15, dedicato alla prevenzione dell'usura. La legge, che e' - ripeto - una legge statale - li destina ai "Confidi" o a "fondazioni ed associazioni" riconosciute e iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero del Tesoro. Ebbene, il riconoscimento, cosi' come previsto dalla legge, è stato ottenuto in Toscana dalla Misericordia di Siena, che ha ottenuto sempre dal Ministero, un primo finanziamento nella misura di 1 miliardo e 600 milioni.
Ottenuti i fondi la Misericordia di Siena ha progettato, d'intesa con le altre Misericordie della Toscana, di costruire una rete di centri di ascolto al servizio di tutti i cittadini della Toscana e ha ottenuto il convinto e pieno appoggio della Regione Toscana che il 18 marzo 1998 ha siglato un protocollo d'intesa. Grazie ai volontari della Misericordia i centri di ascolto sono stati aperti, presso le sedi della stessa, nelle citta' di: Arezzo, Firenze (piazza del Duomo e Rifredi), Empoli, Grosseto, Livorno, Pescia, Pisa, Pistoia, Poggibonsi, Prato, Siena e Viareggio.
Altri due centri stanno per aprire a Cascina e nel Valdarno superiore e sono allo studio ulteriori aperture. Dotati di esperienza e di sensibilità specifiche oltre 60 volontari hanno esaminato in questi mesi 155 casi, dando i consigli e gli orientamenti più opportuni. In 88 di questi casi e' stato accordato anche un aiuto finanziario, consistente in una garanzia reale su prestiti bancari, dell'ammontare massimo di 50 milioni, che hanno permesso ad altrettante probabili vittime dell'usura di pagare debiti e di evitare di finire in mano agli strozzini.
I finanziamenti concessi, per un totale di 1 miliardo e 718 milioni, hanno trovato copertura nei fondi statali dianzi citati e in fondi privati, messi a disposizione dal monte dei Paschi di Siena (500 milioni) e, dal 1 marzo scorso, dalla Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo (200 milioni). Il tasso praticato e' stato di un punto inferiore a quello del prime rate ABI e le rate di rimborso sono state calibrate sulle possibilità di ciascuno in un arco massimo di 5 anni. L'ultima tappa di questo percorso e' stata la firma di una convenzione con la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo, avvenuta il 1 marzo 1999 che, oltre a condividere l'iniziativa, ha messo a disposizione anche 200 milioni.
A quella cerimonia hanno presenziato personalità come il Prefetto, il rappresentante della Curia e il Vicepresidente del Consiglio Regionale Denis Verdini, oltre a rappresentanti della Banca d'Italia e delle associazioni dei consumatori. Sappia il consigliere Bartolozzi che presto sarà all'esame del Consiglio regionale una legge che avrà proprio questo scopo. Tuttavia al momento i finanziamenti erogati hanno trovato copertura soltanto in fondi statali e privati. Sarei stato felice di fornire a Bartolozzi tutta la documentazione su questa iniziativa se solo me l'avesse chiesta, e avrò modo di illustrare quanto realizzato in Consiglio Regionale.
Dispiace che, nella foga di esternare tramite giornale si facciano insinuazioni così grossolane non solo a danno della Regione, ma di un'associazione da tutti ben conosciuta, quale la Misericordia, e si crei disorientamento e confusione fra i cittadini e soprattutto fra quanti si trovano in condizioni di particolare debolezza psicologica e finanziaria, come coloro che sono a rischio di usura. Su argomenti come questi, speculazioni di tal fatta sono immorali".