L'Italia è estremamente negligente da questo punto di vista ed è priva di misure preventive di protezione. In altri paesi occidentali il compito di preparare la difesa civile e i piani di sgombero assume ben altre dimensioni. La responsabilità di procurarsi un rifugio da noi è stata lasciata all'individuo, mentre paesi neutrali come la Svezia e la Svizzera i piani di protezione coprono circa il 90% della popolazione, con un vasto programma di autoprotezione nelle scuole e negli ambienti di lavoro. I rifugi possono essere improvvisati in casa con materiali d'uso comune, oppure costruiti all'esterno scavando una trincea coperta.
Un riparo improvvisato in casa è meglio erigerlo nella parte più interna della casa perché può offrire una certa protezione contro l'onda d'urto. Le porte, o tavole, devono essere appoggiate al muro con un angolo di circa 60° rispetto al suolo, tenendole ferme mediate un listello di legno inchiodato al pavimento. Occorre una porta per persona come minimo. Vi si ammucchieranno contro mobili pesanti, scatoloni di libri, sacchetti di terra, di sabbia, o altro materiale solido. Un tavolo grande e massiccio chiuso e ricoperto con materiale pesante e spesso potrebbe essere usato come rifugio più interno.
Se si dispone dell'aiuto di molte persone un riparo a trincea coperta scavato lontano da qualsiasi edificio sarebbe molto più efficace.