Un tavolo comune composto da Regione, enti locali, governo e Enel compirà studi e verifiche su due ipotesi: l'interramento delle linee, e una proposta più complessivo di razionalizzazione di tutto il sistema da Cavriglia a Tavarnuzze.
Sono questi i contenuti piu' rilevanti della riunione svoltasi oggi a Palazzo Chigi e cui hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Franco Bassanini, il sottosegretario all'industria Umberto Carpi, il presidente della Regione Toscana Vannino Chiti, l'assessore all'urbanistica Tito Barbini e l'amministratore delegato dell'Enel Franco Tatò oltre a rappresentanti dei vari ministeri interessati.
"E' stato un incontro costruttivo -così lo ha definito il presidente della Regione- che ci ha permesso di delineare un percorso chiaro e certo al termine del quale potremo dare soluzione ad alcuni problemi divenuti sempre piu' spinosi. Dalla contrapposizione si e' finalmente passati al confronto costruttivo".
La riunione ha avuto quale punti centrali di confronto le questioni dell'elettrodotto da 380 Kv che collega Calenzano a Tavarnuzze e della centrale di Cavriglia. Per il primo aspetto, sono state poste sul tavolo due ipotesi: la prima, nota, prevederebbe l'interramento per un tratto di 3,5 km dell'elettrodotto, ipotesi da tempo sostenuta da Regione e enti locali.
Accanto a questa l'Enel ha presentato oggi una nuova proposta, tesa alla razionalizzazione e al miglioramento ambientale complessivo del sistema di trasferimento di energia da Santa Barbara (Cavriglia) a Tavarnuzze. La proposta, presentata per la prima volta da Enel, prevederebbe anche il superamento di alcune linee esistenti. Queste due ipotesi verranno ora approfondite congiuntamente da parte di Governo, Regione, enti locali interessati e Enel. L'ipotesi interramento verrà valutata dal punto di vista tecnico per verificarne la realizzabilità: in primo piano saranno soprattutto i termini dell'interramento nei pressi delle gallerie della A1.
Inoltre verrà valutato il problema dei costi e di come farvi fronte. Oggetto di un attento studio congiunto sarà anche l'ipotesi piu' complessiva: in particolare si verificherà il grado di inserimento ambientale del progetto presentato oggi.
Nel corso dell'incontro la questione dell'elettrodotto ha finito chiaramente per connettersi con quella della centrale di Cavriglia: "l'intesa da raggiungere con Enel e col governo per quanto riguarda il trasferimento di energia elettrica da Cavriglia a Tavarnuzze -ha spiegato l'assessore Barbini- e' decisiva per avere il definitivo sblocco dei lavori di riconversione della centrale di Cavriglia".
Dunque, la soluzione della questione elettrodotto servirà anche a sbloccare l'iter per la riconversione di una centrale cui Enel, secondo quanto emerso oggi nella riunione attribuisce grande importanza nella produzione di energia.
Definiti i possibili scenari, la riunione e' servita anche a predisporre il calendario delle scadenze in vista dell'incontro decisivo. Nei prossimi giorni Chiti e Barbini riferiranno a sindaci e amministratori degli enti locali interessati sull'esito della riunione. Quindi il lavoro di studio e approfondimento spetterà ai tavoli tecnici Regione-enti locali-governo-Enel. Infine, entro fine aprile, verrà fissata la riunione politica decisiva.