Il consiglio regionale ha definito ieri sera l'autonomia di 534 istituti e lasciato in sospeso 31 situazioni, 15 delle quali su richiesta delle conferenze provinciali di organizzazione e 16 individuate dalla Regione e per definire le quali si ricorrerà al ministero della pubblica istruzione. Fra questi l' istituto per i ciechi di Firenze, le scuole dell'isola del Giglio, l' istituto nautico di Livorno, quello per il marmo di Carrara.
Gli accorpamenti riguardano scuole materne ed elementari, materne elementari e medie, o solo medie.
Per definire le questioni sospese la normativa nazionale concede ancora un anno di tempo in quanto la effettiva autonomia scatterà col settembre del 2000.
La delibera e' stata approvata, dopo polemiche nella stessa commissione scuola, con critiche di Polo delle libertà, Rifondazione comunista, i Comunisti italiani, la Confederazione dei comunisti ed i Socialisti democratici. Il provvedimento e' stato illustrato dal presidente della commissione cultura Simonetta Pecini (Pds). Nel dibattito Lorenzo Zirri (Forza Italia-Polo popolare) ha affermato: "Non si può fare un buon dimensionamento senza rivedere la legge nazionale", mentre Iole Vannucci (Cdu) ha rinfacciato all'assessore Benesperi "molte intenzioni e poche realizzazioni''.
Altre critiche, da Orietta Lunghi, della Confederazione dei comunisti, secondo la quale "I superdistretti scolastici, trasversali per tipo di scuola, comune di residenza ed istituti scolastici nascono in pieno caos organizzativo".