Con un numero di denunciati notevolmente superiore alla media nazionale (anche se l'alto numero di denunce e' indice di una capacita' reattiva della societa'); una regione dove la criminalita' e' soprattutto il frutto di nati fuori dalla Toscana, mentre i minori condannati nati in questa regione sono circa sei volte meno di quanto dovremmo aspettarci in base all'ampiezza della popolazione minorile; dove assai piu' nettamente che nel resto di Italia siamo di fronte ad una criminalita' che e' essenzialmente una "microcriminalita'", con i furti, e in genere i delitti contro il patrimonio che raggiungono percentuali piu' alte, mentre i delitti contro la persona (come l'omicidio volontario e le violenze sessuali) si attestano su percentuali piu' basse.
E' questa la "radiografia" della criminalita' minorile in Toscana che emerge da una ricerca realizzata dalla Regione Toscana e dall'Istituto degli Innocenti, presentata a Palazzo Bastogi dall'assessore alle politiche sociali, Simone Siliani, dal presidente del tribunale dei minorenni di Firenze, Piero Tony, e dalla responsabile dell'ufficio minori della questura fiorentina, Mariella Primiceri. Dal 1991 al 1996 -emerge dalla ricerca- la Toscana ha fatto registrare incrementi piu' alti di quelli nazionali sia per quanto riguarda la componente femminile (nel 1996 il 19.7 per cento delle persone denunciate per cui l'autorita' giudiziaria ha iniziato l'azione penale, contro il 16.8 per cento), che per quella straniera (il 12.6 per cento contro l'8.6 per cento), che, infine, per quella minorile.
In quest'ultimo caso alle percentuali nazionali del 5.4 per cento (1991), 4.3 per cento (1994) e 4.9 per cento (1996), corrispondono quelle toscane del 7.6 per cento, del 4.5 per cento e del 6.5 per cento. La percentuale dei minori sul totale delle persone denunciate e' dunque sistematicamente piu' elevata in Toscana. Cosa che si traduce in un piu' alto tasso di criminalita' (minori denunciati all'anno ogni mille abitanti): che e' di 3.7, oltre una volta e mezzo quello nazionale (2.4) e il piu' elevato valore regionale, dopo quello della Liguria.
Generalmente, in Toscana si registra una proporzione maggiore di delitti contro il patrimonio (80.1 per cento contro il 75.3 per cento) e meno delitti contro la persona (5.4 contro l'8.2 per cento). Da notare che, mediamente, piu' un delitto e' grave e piu' e' probabile che alla denuncia del delitto si accompagni quella della persona. Nel furto questa probabilita' e' minima (in Toscana, nel 1996, 2.7 persone denunciate ogni 100 furti). Tutto questo vale anche nel caso dei minori. Se in Italia i minori denunciati per furto sono il 40.6 per cento dei minori denunciati, in Toscana questa percentuale sale al 45.5 per cento e corrisponde al 28 per cento di tutte le persone denunciate per furto (in Italia il 18 per cento).
Questa percentuale cresce addirittura al 42.3 per cento nella provincia di Firenze e al 37.8 in quella di Pistoia. Questo 28 per cento risalta ancora di piu' se messo a confronto con il fatto che a livello regionale i minori rappresentano il 6.5 per cento di tutte le persone denunciate. Dopo il furto le percentuali maggiori per tipologia di reato, rispetto al numero complessivo di denunciati, sono relative alla violenza sessuale (14.6 per cento, ma in valore assoluto si tratta solo di 20 minori denunciati), la rapina e l'estorsione (11.3 per cento), lo spaccio di stupefacenti (9.8 per cento).
Questo significa che ogni cento denunciati per violazione delle leggi sulla droga circa 10 sono minori. Dopo il furto e' questa la fattispecie delittuosa piu' frequente in Toscana tra i minori: ad essa e' da addebitarsi quasi il 10 per cento dei minori denunciati in Toscana, contro il 7.4 per cento a livello nazionale. Se complessivamente le persone denunciate rappresentano circa il 20 per cento dei delitti denunciati, le persone condannate sono a loro volta poco piu' di un terzo di quelle denunciate.
La Toscana e' comunque una delle regione in cui la percentuale di persone condannate rispetto alle denunciate e' piu' alto (45.9 per cento contro il 35.6 per cento). Il discorso e' diverso nel caso dei minori. La percentuale di condannati scende a livello nazionale al 12.8 per cento. Ma e' ancora piu' bassa in Toscana. Con il 9.5 per cento, la percentuale, a differenza di quel che succede per il complesso delle persone condannate, e' inferiore a quella nazionale. Ma ci sono dati che rendono ancora piu' specifica la realta' toscana.
In Italia circa il 60 per cento dei minori condannati hanno commesso il delitto nella stessa regione in cui sono nati. In Toscana, invece, dei 1.053 minori condannati tra il 1991 e il 1996 solo 107 sono nati in Toscana (10.2 per cento) e ben 946 (89.8) sono nati altrove. La Toscana, insomma, e' una regione nella quale la criminalita' minorile e' il prodotto essenzialmente di minori nati altrove e questa realta' non cambia se si tiene conto dei minori nati in Toscana condannati per delitti commessi altrove: solo 67 nel periodo 1991-96.
Comprendendoli, emerge che i nati in Toscana condannati in Toscana o altrove rappresentano il 16.5 per cento dei minori condannati nella regione e appena lo 0.86 per cento dei minori condannati in Italia. Rispetto a quest'ultimo dato, poiche' i minori che risiedono in Toscana sono circa il 5 per cento di tutti i minori italiani, dovremmo aspettarci circa 5 minori toscani su 100 condannati. La Toscana e' la regione dove massimo e' lo squilibrio tra la criminalita' che si verifica nella regione e la criminalita' dei minori nati nella stessa regione: alta la prima, molto bassa la seconda.