E' quanto sancisce in termini generali l'intesa siglata da Confindustria Toscana e Regione per garantire l'attività di concertazione tra i 2 soggetti con l'obiettivo di fare della spesa sanitaria un investimento, motore dello sviluppo e del benessere sociale ed economico di tutto il territorio regionale. A questo fine, commissioni miste di esperti lavoreranno alla riqualificazione del sistema sanitario regionale nel senso della programmazione e della aziendalizzazione e allo sviluppo e incentivazione delle attività di ricerca e prevenzione.
"La sanità toscana -ha detto Martini- ha raggiunto un buon livello, ma può e deve ancora migliorare nei settori dell'eccellenza. E l'industria farmaceutica toscana potrà dare un contributo importante in questa direzione". La spesa farmaceutica convenzionata ammonta a 736 miliardi contro 809 miliardi di spesa privata: la spesa pubblica pro-capite sfiora le 209 mila lire (poco meno della media nazionale), mentre quella privata raggiunge le 229 mila (contro le 197 mila della media nazionale). La Toscana è il terzo polo farmaceutico nazionale con 28 industrie, 10 centri di ricerca, 2 stabilimenti per la produzione di materie prime e 18 stabilimenti per le specialità medicinali, con 6.054 addetti, che rappresentano il 9% del totale nazionale.
Gli investimenti fissi lordi sono di 116 miliardi e il prodotto lordo è pari a 745 miliardi, mentre il fatturato esportato raggiunge i 315 miliardi. L'industria investe in ricerca quasi 90 miliardi all'anno, ossia più dell'8% del complesso degli investimenti nazionali e il 22% del complesso della Toscana.