"La rinegoziazione dei mutui -ha affermato il capogruppo Ppi, Olivo Ghilarducci durante il dibattito in Consiglio regionale sul bilancio di previsione 1999- ha permesso non introdurre nuove tasse". "Nell'economia toscana, caratterizzata da fenomeni di stagnazione -ha osservato Giuseppe Del Carlo (Ccd)- il primo trimestre del 1998 conferma il rallentamento della crescita, mentre l'occupazione è tornata ai livelli del gennaio 1997, con un tasso di disoccupazione al 9%. Ma la nostra proposta di legge per incentivi economici diretti alle imprese che assumono giovani attende di essere esaminata dal novembre 1995".
"Un bilancio ingessato, che non fa altro che consolidare il controllo politico sulla Regione, in grandissimo regresso economico -commenta il presidente del gruppo di AN, Maurizio Bianconi- La sanità condiziona qualsiasi progetto e qualsiasi possibilità di spesa della Regione Toscana: in questo contesto le risorse che gli amministratori regionali possono scegliere di destinare ad un settore piuttosto che ad un altro sono limitatissime, di fatto appena 240 miliardi sui 10 mila di budget complessivo.
Secondo Luis Micheli Clavier, presidente dell' Unione di Centro: "La struttura, i dipartimenti, i servizi, e tutte le spese connesse direttamente al funzionamento dell'assemblea elettiva regionale hanno portato a bruciare nell'esercizio finanziario del 1997 l'assurda cifra di lire 42.431.405.899. E' necessaria una ristrutturazione delle spese di funzionamento e l'impostazione di un modello amministrativo per centri di costo".