E' l'oggetto di una proposta di legge presentata al Consiglio regionale dal capogruppo dell'Unione di centro, Luis Micheli Clavier. "L' iniziativa -ha spiegato Micheli Clavier- può risultare un valido supporto per promuovere il recupero civico dei detenuti. La Regione Toscana deve contribuire ad un reale reinserimento sociale delle persone in detenzione, secondo quanto previsto dalla legge, in quanto una struttura carceraria non deve essere esclusivamente punitiva, ma deve svolgere funzione di rieducazione del detenuto".
"Bisogna agire perché tutte le donne sappiano quali opportunità la legge riconosce loro, senza alcun timore di conseguenze legali per una maternità che non è desiderata -secondo la consigliera regionale del Cdu, Iole Vannucci- numerose donne, soprattutto extra comunitarie e clandestine, nel timore ingiustificato di essere espulse dal nostro paese, adottando soluzioni drammatiche". Per questo ha presentato una mozione, sottoscritta sia dai consiglieri di maggioranza che di opposizione in cui si invita la Giunta regionale ad adoperarsi con manifesti e volantini multilingue sia fatto sapere che esiste per tutte le donne la possibilità di partorire in un luogo sano, con l'assistenza sanitaria dovuta, la garanzia dell'anonimato e la consegna del neonato alla struttura che ne avvierà la pratica di adozione.